La morte di Jason Dupasquier, causata da un tragico incidente avvenuto durante le prove ufficiali del Gp di Moto3 al Mugello, ma anche gli altri incidenti avvenuti durante la stagione anche in MotoGP, ultimo quello che, per fortuna senza conseguenze, ha coinvolto nel Gp di Stiria Dani Pedrosa e Lorenzo Salvadori potrebbero spingere la Federazione internazionale di motociclismo a trovare soluzioni urgenti per contenere i rischi. A costo di cambiare in corsa il format dei campionati.
Ad anticiparlo è stato il presidente della Fim Jorge Viegas:
“Stiamo esaminando tutto quel che si può fare per ridurre il pericolo, siamo molto preoccupati. Alcune misure entreranno in vigore a brevissimo termine. Quello che possiamo fare ora è dimezzare il numero dei partecipanti, sia in prova che in gara, è la decisione più semplice da attuare già dalle prossime gare. Poi ce ne saranno altre che hanno a che fare con elettronica e gomme, ma vedremo“.
Si va quindi verso una rivoluzionaria novità, già dal Gp d’Austria o al più tardi da quello successivo in, con l’introduzione di due gare con 20 piloti in pista per ciascuna di esse in luogo di una corsa sola con 40 moto sul tracciato. Basterà per ridurre i rischi?