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Roland Garros, Cocciaretto c'ha preso gusto: prima volta agli ottavi. Bolelli-Vavassori, debutto vincente

Altra grande prova della 23enne marchigiana che batte Samsonova e vola per la prima volta in un ottavo slam. Bolelli e Vavassori vincono facilmente all'esordio

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Guai a chi si mette di mezzo con i sogni: Elisabetta Cocciaretto ha rispedito ogni proposito malevole al mittente, e l’ha fatto superando d’autorità la testa di serie numero 17, vale a dire la russa Liudmila Samsonova, battuta in due set nel match che ha spalancato le porte degli ottavi alla 23enne marchigiana. Che in carriera non s’era mai spinta tanto avanti un torneo slam: la terra parigina s’è dimostrata amica, e adesso le prospettive per il tennis italiano al femminile (aspettando Paolini, impegnata domani contro la canadese Andreescu) cominciano a prendere decisamente delle belle sembianze.

Che brava Elisabetta: Samsonova fa fuori giri quando conta

La vittoria di Cocciaretto è stata netta, limpida e meritata. Una vera e propria prova di forza per piegare un’avversaria tenace e scorbutica, che partiva coi favori del pronostico (come Haddad Maia nel match di primo turno) ma che non ha saputo fare breccia nell’attenta condotta di gara della giocatrice dorica, brava soprattutto a non far prendere ritmo alla rivale.

Il doppio break in apertura di primo set certamente ha aiutato: decisamente più in palla Elisabetta rispetto a una Samsonova fallosa e poco reattiva, spesso punita dal rovescio dell’azzurra. Che ha pagato un po’ dazio alla fatica nel finale di set, subendo un inopinato break a zero quando s’è trovata sul 5-4 a servire per chiudere i conti (in precedenza aveva già lasciato per strada un altro gioco sul proprio servizio). Nel tiebreak però i colpi pesanti dell’italiana hanno fatto nuovamente la differenza, con il 7-4 finale che ha permesso alla 23enne marchigiana di rimettere a posto le cose, evitando quella che sarebbe stata una vera e propria beffa.

La gioia di Eli: “Quando non penso troppo va meglio…”

La partita di fatto gira tutto su quei pochi ma decisivi punti del tiebreak: Samsonova ha subito l’opportunità per scappare nel secondo parziale, ma ben tre palle break disinnescata da Cocciaretto cambiano totalmente l’inerzia dell’incontro. Anche perché la russa comincia ad andare fuori giri, sbagliando tanto e consegnandosi senza condizioni alla maggiore vivacità dell’italiana, che brekka due volte e chiude approfittando dell’ennesimo doppio fallo (il quarto nel giro di pochi game) della numero 17 del seeding. Elisabetta torna vicina alla top 40 mondiale e attende di sapere chi dovrà sfidare agli ottavi tra Coco Gauff e Dayana Yastremska.

Queste le parole di Cocciaretto a fine match: “Ho giocato i primi game alla grande, poi ho iniziato a pensare troppo e mi sono detta che avrei dovuto giocare con il cuore e non con la testa. Tutto questo per me è incredibile, è fantastico poter giocare su questo campo davanti a questo pubblico. Voglio ringraziare la Federazione, che ci aiuta e segue sempre, i miei genitori che mi guardano da casa e Fausto (Scolari), il mio coach, che ha fatto davvero un grande lavoro e prima dell’inizio del torneo mi ha spronata molto”.

Bolelli e Vavassori, buona la prima: 6-4 6-0 e avanti tutta

La mattinata parigina s’è colorata ancor più d’azzurro grazie al successo della coppia d’oro del doppio, quella composta da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Che su questi campi conta di tornare anche a fine luglio (saranno loro a giocarsi la medaglia nel doppio: sfumata la chance di portare anche Sinner e Sonego, a meno che la federazione non faccia apposita richiesta, ma in quel caso optando per la coppia dell’ultima Davis a discapito proprio di Bolelli e Vavassori, che hanno ottenuto il punteggio di qualificazione), e che pertanto hanno pensato bene di cominciare a prendere le misure al campo di gioco.

Dopo aver atteso un paio di giorni per via delle bizze del meteo, Simone e Andrea hanno regolato al debutto per 6-4 6-0 l’ungherese Maroszan e il brasiliano Romboli, confermando il grande feeling mostrato a inizio stagione, tanto che nella Race to Turin la coppia italiana è al momento in terza posizione assoluta. Troppo evidente la differenza di motore tra le due coppie impegnate nella mattinata parigina, come dimostrano i 18 errori non forzati degli avversari (contro i 9 della coppia italiana). Dopo un primo set tirato, nel quale il break a zero è arrivato nel terzo gioco (e se lo sono fatto bastare), nel secondo è arrivato un bagel senza troppe pretese che ha permesso agli organizzatori di recuperare qualche prezioso minuto sui match programmati successivamente sul campo 9.

Verso i giochi: anche Cocciaretto in lizza per un posto

A proposito di olimpiadi: detto di Bolelli e Vavassori, nel singolare maschile il quartetto s’è completato grazie ai risultati arrivati nella giornata di ieri. Perché oltre a Sinner e Musetti ci saranno Arnaldi (avanzato al terzo turno contro Rublev) e Darderi a giocare suoi campi dello Stade Roland Garros.

La sconfitta patita contro Rune è costata punti preziosi a Cobolli, che di fatto è uscito dalla corsa a un posto per i giochi. Anche Sonego è out, e dal momento che difficilmente la FIT farà richiesta per portarlo a Parigi nel doppio con Sinner (perché, come spiegato, significherebbe rinunciare a Bolelli e Vavassori: risultati alla mano, una scelta che non avrebbe senso) per lui le porte resteranno chiuse. In campo femminile c’è Jasmine Paolini sicura di andare al torneo olimpico in singolare, ma anche in doppio le chance di arrivarci con Sara Errani sono elevatissime. E poi occhio a Cocciaretto, che ormai non vuole più nascondersi.

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