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Roma, bella vittoria per morale e tifosi: Abraham torna al gol

La Roma vince ma la qualificazione al prossimo turno dipenderà dalla prossima gara con Ludogorets. Abraham torna al gol, Mourinho felice per la vittoria, dedicandola ai tifosi.

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La Roma vince 2-1 a Helsinki contro l‘HJK e andrà a giocarsi la qualificazione all’Olimpico, nell’ultima giornata di UEFA Europa League, contro il Ludogorets.

Nella partita di oggi le reti di Tammy Abraham e di Stephan El Shaarawy (deviata). Di Hetemaj la rete del momentaneo pareggio finlandese. Al momento dunque nella classifica del girone C il Betis Siviglia è primo con 10 punti, a 7 si trovano proprio Ludogorets e Roma. Tutto rimandato dunque, ma se non altro Mourinho può sorridere per il ritorno al gol del proprio attaccante.

Abraham torna al gol: “Mi piace fare gol, ultimamente è stato difficile”

Tammy Abraham è il sesto giocatore della Roma che ha segnato 10 gol nelle maggiori competizioni europee negli anni 2000, insieme a Edin Dzeko (32), Francesco Totti (22), Daniele De Rossi (11), Mirko Vucinic (10) e Antonio Cassano (10). L’ex Chelsea non segnava da ben otto partite, ed è dunque molto soddisfatto per la prestazione di questa sera:

“Mi piace fare gol, negli ultimi tempi è stato più difficile. I compagni hanno segnato, io meno ma sono felice. C’era un po ‘di delusione. Sono un attaccante e voglio sempre fare gol. So di poterlo fare. Devo aiutare la squadra, se vinciamo e io non segno va bene lo stesso. La partita? È stata difficile. Giocare qui non è facile. Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, poi piano piano siamo migliorati. Avremmo potuto fare più gol”.

El Shaarawy a Sky: “Vittoria importante per tutti”

Il gol di El Shaarawy è arrivato dopo una netta deviazione del difensore finlandese. Poco importa comunque per il giocatore classe 1992, che nel giorno del suo 30imo compleanno si regala una bellissima prestazione e soprattutto tre punti fondamentali per giocarsi ora il passaggio del turno nell’ultima giornata.

Queste le parole del Faraone a Sky:

“Dobbiamo vincere contro il Ludogorets ma l’importante era guadagnare i tre punti per noi, per il morale e per i tifosi che sono venuti qui a sostenerci. Una vittoria importante per tutti quanti. Contro i bulgari è una finale? Assolutamente sì, come sempre cerchiamo di fare risultato e giovedì sarà fondamentale vincere. Ci faremo trovare pronti, c’è il Verona prima, ma la vittoria di stasera ci dà fiducia perchè vincere aiuta a vincere. Giovedì sarà una battaglia”.

L’ex Milan in questo periodo non sta giocando con continuità, ma quando è stato chiamato in causa ha sfruttato l’occasione e si è fatto trovare pronto come un vero professionista:

“In una grande squadra ogni giocatore, che parta dall’inizio o entri dopo, deve fare la differenza perchè solo così si possono raggiungere traguardi. E’ importante la dedizione e oggi si è visto da parte di tutti, ci siamo meritati questa vittoria”.

Mourinho dopo il successo: “Non mi sono divertito, sono soddisfatto”

Col suo solito stile, José Mourinho non si esalta dopo una vittoria finché il lavoro non è finito, e il lavoro della Roma non è di certo finito non essendo ancora qualificata per la prossima fase dell’Europa League.

Queste le parole dello Special One a Sky:

“Divertito? No, non divertito. Sono soddisfatto. Prima della gara conoscevamo il risultato del Ludogorets ed era tutto aperto per la prossima partita. Poi c’è l’orgoglio, desideravamo vincere. Siamo stati sconfitti nell’ultima in campionato. Abbiamo fatto una discreta partita in tanti frangenti. Abbiamo sempre una sorpresa il giorno della partita, oggi è stato Ibanez che è rimasto in albergo. Serve sopravvivere e serviva arrivare vivi all’ultima gara nel nostro stadio. L’olimpico ci deve aiutare come fatto lo scorso anno contro il Bodo”.

Soddisfazione dello Special One per avere la possibilità di schierare alcuni giovani e farli crescere, cosa che magari, nelle sue squadre passate, non aveva l’opportunità di fare:

“Fa bene anche a me. Ho sempre allenato formazioni dove era complicato far giocare i giovani dato che c’erano molti campioni. E’ un piacere farli crescere, vedere la loro gioia. Cherubini era in panchina ed era felicissimo. Arriverà la sua occasione così come per Cassano, lo stesso per Tahirovic che sarà ancora in panchina a Verona e oggi non c’era perchè non è in lista. Da parte mia è un enorme piacere vedere crescere questi bambini, anche per tutti i ragazzi che lavorano di Trigoria. La cosa fondamentale è non perdere la testa perché per questa generazione è facile. Anche le famiglie sono fondamentali”.

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