Concluse le indagini per falso in bilancio sulle plusvalenze della Roma: Dan e Ryan Friedkin, attuali vertici del club giallorosso, sono stati esclusi dal fascicolo della Procura di Roma che invece potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per l’ex patron James Pallotta e altri vecchi dirigenti.
- Plusvalenze Roma, i Friedkin fuori dai guai
- Plusvalenze Roma, Pallotta rischia il processo
- Roma, le plusvalenze nel mirino della magistratura
Plusvalenze Roma, i Friedkin fuori dai guai
La Procura della Repubblica di Roma ha comunicato l’atto di conclusione delle indagini sul reato di falso in bilancio scaturito da alcune operazioni di mercato della Roma, legate alla creazione di presunte plusvalenze fittizie. Nel fascicolo degli inquirenti, che rappresenta la base per la richiesta di rinvio a giudizio, non compaiono Dan e Ryan Friedkin, rispettivamente presidente e vice-presidente della società giallorossa.
Plusvalenze Roma, Pallotta rischia il processo
I due erano sotto indagine insieme all’ex patron della Roma James Pallotta, all’ex vicepresidente Mauro Baldissoni e ad altri vecchi dirigenti giallorossi: Guido Fienga, Giorgio Francia, Umberto Maria Ghandini, Francesco Malknecht. Tutti loro, dunque, sono a rischio di rinvio a giudizio e quindi di finire imputati in un processo penale: i reati contestati, oltre al falso in bilancio, sono false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato, tutti realizzati attraverso la realizzazione di plusvalenze fittizie.
Roma, le plusvalenze nel mirino della magistratura
L’indagine della Procura aveva portato nell’aprile 2023 a una serie di perquisizioni e sequestri negli uffici della Roma: secondo quanto riportato da Sport Mediaset tra gli atti messi sotto la lente d’ingrandimento dagli inquirenti la compravendita di Defrel, Marchizza, Frattesi e le operazioni riguardanti Zaniolo, Santon, Nainggolan, Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini. Nell’atto di chiusura indagine, inoltre, comparirebbero anche i nomi di Manolas e Diawara.