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Roma-Cremonese, moviola: la sentenza sul rigore dubbio e gli errori dell’arbitro

La prova di Pairetto all’Olimpico in coppa Italia analizzata ai raggi X dall’esperto di Mediaset De Marco, il fischietto piemontese ne ha ammoniti 8

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha scelto un fischietto ormai esperto come Pairetto il capo degli arbitri Rocchi per Roma-Cremonese di coppa Italia ma la designazione non era stata accolta con gioia da Mourinho. Nelle ultime stagioni sono stati tanti i diverbi tra lo Special One e Pairetto, dalla frase “Pairetto ha fatto bene come sempre, fa sempre bene il suo lavoro” pronunciata dopo Roma-Salernitana con riferimento a una gara della Lazio, al gesto del telefono seguito dalla scelta di abbandonare lo stadio senza rilasciare interviste dopo Roma-Verona 2-2, in cui il portoghese ha lamentato le eccessive perdite di tempo degli avversari. Il fischietto torinese, 39 anni, ha collezionato 111 direzioni in Serie A, 95 in Serie B e 14 in Coppa Italia ma come se l’è cavata ieri all’Olimpico?

I precedenti di Pairetto con Roma e Cremonese

I precedenti dei giallorossi con il fischietto di Torino erano positivi: 8 vittorie, 3 sconfitte e altrettanti pareggi nei 14 precedenti. Solamente 5, invece, gli incroci totali con la Cremonese, di cui 2 in Serie A, uno in Serie B, uno in Lega Pro ed uno In Coppa Italia. Il bilancio è di 2 vittorie per i grigiorossi, 2 pareggi e una sconfitta. L’ultimo precedente risale alla sfida di San Siro contro il Milan dello scorso maggio, terminata 1-1

Pairetto ha ammonito 8 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Moro e Garzelli, con Camplone IV uomo, Meraviglia al Var e Chiffi all’Avar, l’arbitro ha ammonito 8 giocatori, di cui 3 della squadra di Mourinho: 2′ Castagnetti (C), 8′ Ghiglione (C), 9′ Antov (C), 16′ Ravanelli (C), 34′ Llorente (R), 41′ Celik (R), 72′ Karsdorp (R), 78′ Bianchetti (C ).

Roma-Cremonese, i casi dubbi

Questi i principali episodi da moviola. Oltre ai tanti cartellini sventolati (8 in tutto, un paio forse erano anche da rosso), Pairetto scivola sull’episodio chiave all’83’, quando Sernicola interviene in scivolata per fermare la corsa di Spinazzola: l’ex atalantino, toccato leggermente sulla gamba destra, cade in area e induce Pairetto ad assegnare il calcio di rigore alla Roma. Silent check tra arbitro e sala VAR che però non modifica la decisione di campo: confermato il penalty, trasformato poi da Dybala.

Per De Marco era solo un “rigorino”

A fare chiarezza è l’ex arbitro Andrea De Marco che a Mediaset si sofferma sul rigore concesso ai giallorossi e dice: “L’arbitro indica subito verso il dischetto del rigore, in realtà Sernicola non tocca mai il pallone. Il calciatore della Cremonese entra in scivolata, però il tocco su Spinazzola sembra un po’ leggero, un episodio che non risponde al rigore solare. Si può dire che il VAR, essendoci comunque un contatto tra le gambe, non può mai intervenire e vale la decisione dal campo. Rivedendolo più volte, però, definirlo rigore netto è difficile. Se lo riguardo, non lo darei. Certo, il pallone non lo prende, ma neanche il calciatore. Direi un rigore forzato, quello che in gergo viene definito un ‘rigorino'”. Insufficiente alla fine Pairetto in Roma-Cremonese.

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