Il giallo sulle condizioni di Smalling, le critiche per l’atteggiamento mostrato a San Siro contro l’Inter, la gestione di Dybala e l’ambiente sempre caldissimo a Roma: c’è materiale per Josè Mourinho che, scontata la squalifica, torna a parlare in sala stampa a Trigoria. Domani c’è il Lecce all’Olimpico e il popolo giallorosso si aspetta una risposta netta che possa legittimare i sogni d’Europa della Roma.
- Roma, Mourinho ricorda le tante assenze e il perché dei tanti infortuni
- Mourinho non ha niente da rimproverarsi per gara con l'Inter
- La brusca risposta di Mourinho alla Lega
Roma, Mourinho ricorda le tante assenze e il perché dei tanti infortuni
Dopo aver speso belle parole per il Lecce (“Squadra veloce, che gioca bene in contropiede, ha ricambi importanti ed un buon allenatore: solo col Napoli ha perso male”) Mourinho torna sulle critiche per il non-gioco espresso a San Siro: “Mancavano 5 titolari, lo dite voi stessi, se ne mancano 5 all’Inter, al Milan o alla Juve ma anche ad Atalanta e Fiorentina ce ne sono altri 5, se ne mancano a noi no. Bove e Zalewski, per dire, non sono prodotti finiti. Sui tanti infortuni vi rispondete da soli quando parlate di storia clinica di giocatori che si infortunano spesso, questi ciclicamente hanno problemi fisici che si ripetono nel tempo, stagione dopo stagione e in questo caso è difficile fare lavoro di prevenzione”.
Mourinho non ha niente da rimproverarsi per gara con l’Inter
“Noi abbiamo diversi giocatori con questa storia clinica, io sono contento di averli quando ci sono, quando non ci stanno non ci stanno, sono contento perché non posso avere altro. La cosa peggiore per me è non sentirmi bene con me stesso ma dopo la gara con l’Inter non avevo questo sentimento, se avessimo avuto un po’ di fortuna avremmo anche potuto segnare per primi, sono uscito triste per lo sforzo di giocatori che avevano giocato solo due giorni prima ma ero soddisfatto per il mio lavoro e per quello dei ragazzi. Abbiamo preso un gol che non si deve prendere, lo sappiamo, ma la squadra ha fatto bene a San Siro”.
La brusca risposta di Mourinho alla Lega
La Lega ha replicato duramente alle proteste del tecnico portoghese sulle tante gare ravvicinate dicendo che Mourinho cerca alibi quando parla di calendario: “Il numero di partite lo sappiamo prima del calendario, ci sono squadre che hanno più potenziale per fare tante partite e altre meno: se noi abbiamo 6 difensori centrali possiamo giocare anche ogni 3 giorni se ne hai solo 4 che a volte diventano 2, è tutto più difficili. La parola alibi si utilizza quando si perde, noi parliamo del calendario dall’inizio del campionato, non dopo la prima sconfitta ma capisco che nel calcio c’è tanta gente che è arrivata col paracadute, non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per status, politica, non è gente nata e cresciuta nel calcio”.
“Queste persone vanno rispettate per il loro status ma non vale la pena commentare le loro parole, è come se io parlassi di fisica atomica o di cinema, sono gente paracadutata qui, non sanno che vuol dire giocare ogni 3 giorni o, e sarebbe grave, lo sanno e fanno finta di non saperlo. Nella Lega c’è anche gente con una storia di calcio, che ha lavorato nelle squadre e conosce le difficoltà. Magari sbaglio io a espormi ma per me l’alibi nella grammatica calcistica si utilizza dopo e io di queste cose parlo dall’inizio del campionato. Del resto se la Lega viene fischiata negli stadi un motivo ci sarà, non sono scemi gli spettatori”.