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Roma, Mourinho è una furia: punge arbitri, società e squadra

Il tecnico giallorosso sul rigore concesso al Venezia: "Magari un giorno capirò certi episodi. Ci sono cose che sono nascoste e magari con gli anni capisci...".

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Al termine del match perso dalla Roma contro il Venezia 3-2, un deluso José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa: “Abbiamo fatto una grande gara offensiva ed è incredibile che abbiamo segnato solo due gol. Il rigore del 2-2? Sul secondo gol non posso esprimermi, ma è arrivato in un momento importante del match. Magari un giorno capirò certi episodi. Certe regole sono fatte per chi capisce poco di calcio, ma sono loro che decidono. Ci sono cose che sono nascoste e magari con gli anni capisci…”.

Roma, Mourinho contesta l’arbitro

Per Mourinho il rigore del Venezia è inesistente: “C’è una parte più piccola che diventa un momento importante della partita: il secondo gol del Venezia. Ma qui devo proteggermi e per farlo non mi esprimo. Possiamo parlare anche di giocatori che avrebbero dovuto prendere cartellini gialli per falli tattici, ma sono piccoli dettagli – ha aggiunto criticando ancora la direzione di gara -. Abbiamo avuto modo di fare il 3-1, però la realtà è che eravamo in controllo sul 2-1 e quello che è successo per me… non voglio dire di più. Preferisco dire solo che è un momento importante della partita, e basta”. 

Roma, Mourinho manda messaggi alla società e alla rosa

Il tecnico portoghese manda un messaggio alla Roma e alla società: “Come allenatore devo mettere un po’ di ambizione, di motivazione, non solo ai giocatori ma anche a me stesso. Dire che il quarto posto è un obiettivo non significa che siamo da quarto posto – ha spiegato Mourinho -. Vogliamo puntarci, non ho mai detto che eravamo una squadra da quarto posto. Ma dico e continuerò a dire che è l’obiettivo, fino a che sarà matematicamente possibile. Il mercato della società di questa estate è stato sostanzialmente reattivo a parte il portiere – ha continuato -. Non penso che questa rosa sia meglio dell’anno scorso. Abbiamo perso giocatori di esperienza e di rosa, ad esempio i due terzini in panchina erano Reynolds e Tripi. Tripi è della Primavera e Reynolds ha fatto due partite in Serie A. Bruno Peres sarebbe utile, Juan Jesus sarebbe utile. E’ stato un mercato di reazione, io sono vicino alla società in questo. Non è questa la stagione per avere obiettivi chiari, io ho tre anni, c’è un progetto. Questa stagione è importante per me per capire qualcosa che potrei non aver capito prima di arrivare, ora capisco più di due mesi fa”. 

Infine Mourinho ha chiuso con una stoccata alla squadra: “Quando hai una rosa dove non hai due giocatori simili in ogni posizione, anche tu come allenatore diventi reattivo, invece che costruttivo. Oggi, al di là che abbiamo fatto una grande partita offensiva, abbiamo avuto difficoltà di costruzione. Karsdorp infortunato, con un giallo, se Darmian sta così, entra Dumfries, o Kjaer e Romagnoli, ti potrei dare mille esempi. Noi siamo in costruzione. La motivazione per noi sarà sempre il quarto posto fino a che è matematicamente possibile – ha concluso -. Dobbiamo mettere un target al di là del potenziale”.

Roma, Mourinho è una furia: punge arbitri, società e squadra Fonte: Getty Images

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