Un trofeo internazionale in bacheca, il primo dopo 61 anni di attesa per il club, il colpo Paulo Dybala e una lunga striscia aperta di sold out all’Olimpico. Tutto questo, ma anche molto di più, è il bilancio dei primi 18 mesi alla Roma di José Mourinho, la cui permanenza nella Capitale sembra destinata a prolungarsi molto a lungo.
- Roma, effetto Mourinho: i Friedkin pronti a proporre il rinnovo
- Roma, la Champions League per blindare Mourinho e i gioielli
- Mercato Roma, a gennaio e giugno i rinforzi per convincere Mourinho a rinnovare
Roma, effetto Mourinho: i Friedkin pronti a proporre il rinnovo
Scongiurato già al termine della prima stagione il rischio del proverbiale “zeru tituli” grazie alla storica affermazione nella prima edizione della Conference League, lo Special One era in realtà già riuscito ad ammaliare e conquistare i tifosi della Roma ben prima della magica notte del 25 maggio a Tirana, quando il club era tornato ad alzare un trofeo internazionale appunto 61 anni dopo il primo e fino ad allora unico della serie, la Coppa delle Fiere 1961. Merito della solita personalità debordante, della capacità di portare dalla propria parte i tifosi in ogni contesto, quasi più nella cattiva sorte che nella buona, e di trascinare con sé pure il gruppo, come nelle migliori tradizioni del Profeta di Setubal, che ha sempre fondato i propri trionfi più sull’empatia, parola chiave del vocabolario mourinhano, che sulla tattica.
Roma, la Champions League per blindare Mourinho e i gioielli
Per tutto questo la proprietà della Roma ha in cantiere di accelerare le trattative per il rinnovo del contratto di Mou, che nella primavera 2021 si era legato al club giallorosso per due anni. La famiglia Friedkin non vuole rischiare che le sirene di altri grandi club, italiani o magari inglesi, mettano in tentazione José di interrompere quello che è un percorso appena iniziato, a livello di risultati, ma non solo, come testimoniato proprio dalla passione tornata a pulsare forte all’Olimpico, sempre esaurito ormai da quasi un anno.
Già, perché se la missione del secondo anno romanista di Mourinho è sempre stato il ritorno in Champions League, essere riuscito a restare a galla prima della pausa per il Mondiale nonostante l’elevato tributo pagato alla sfortuna sotto forma degli infortuni delle stelle portate dal mercato, Gini Wijnaldum e Paulo Dybala, è un merito ulteriore per Mourinho, al quale il club sottoporrà presto un’offerta fino al giugno 2025.
Mercato Roma, a gennaio e giugno i rinforzi per convincere Mourinho a rinnovare
Come reagirà lo Special? Magari in maniera tiepida, perché vincere per Mourinho è indispensabile, così fin dal primo momento il portoghese aveva legato il proprio futuro a lunga scadenza alla Roma al progressivo rafforzamento della squadra per provare a puntare lo scudetto. Nessuno sa dove sarebbe oggi la Roma con Dybala e Wijnaldum a fare la differenza, ma con o senza Champions sembra sicuro che a giugno un altro top player si aggiungerà alla Joya, ma anche che già a gennaio la rosa verrà puntellata e allungata per rendere concreto l’obiettivo di finire tra i primi quattro posti.
Del resto c’è molto del carisma di Mourinho e dell’aura che lo circonda nella scelta dell’olandese e sopratuttto dell’argentino di accettare il progetto-Roma e anche per questo i Friedkin non vogliono farsi sfuggire colui che resta uno dei top mondiali della panchina. “Conoscendo José, credo che in nessun altro club sia stato felice come lo è qui alla Roma” ha dichiarato di recente il ds Tiago Pinto. La proprietà ha fretta di verificare l’assunto…