Non accenna a placarsi l’entusiasmo in casa Roma dopo lo sfavillante 5-0 rifilato allo Shakhtar Donetsk nell’ultimo shakedown prima dell’inizio del campionato, contro la Salernitana nel week end alle porte. Per di più in un Olimpico traboccante di tifosi e di… gioia. Proprio La Joya, Paulo Dybala, è uno degli innesti più attesi e osannati dal tifo giallorosso, gioiello di un mercato sontuoso della società capitolina. Per riportarlo agli antichi splendori Mourinho lo sta rivitalizzando in tutti i modi anche sul versante psicologico.
Così Mourinho sprona Dybala: nomignolo nuovo per La Joya
Mai come quest’anno la Roma parte nelle prime file della griglia scudetto. Era dai tempi della “Magica” scudettata di Totti, Montella e Batistuta, con Capello in panchina, che i giallorossi non partivano con i favori del pronostico, alla pari con le 3 sorelle Inter, Milan e Juve (per molti anche davanti ai bianconeri). Merito di una campagna acquisti, sin qui da sogno, almeno sulla carta, che ha avuto in Paulo Dybala il suo apice.
La Joya, storico soprannome, è arrivato nella Capitale, scaricato dalla Juve che non gli ha rinnovato il contratto, e poi dall’Inter che lo ha sedotto e poi abbandonato preferendo investire su Lukaku cavallo di ritorno. Roma è stata quasi un ripiego per l’argentino. Mourinho lo ha però sin da subito fatto sentire importante, al centro del progetto. Lo ha fatto anche pungolandolo. Bastone e carota insomma. Come scrive Roberto Maida per il Corriere dello Sport Mourinho lo chiama affettuosamente “Paolino”.
Dybala, l’effetto Mourinho si vede
Dybala sembra davvero tirato a lucido. A chi gli dava come del bollito anche dal punto di vista fisico visti i problemi e le tante partite saltate negli ultimi due anni con la Juve, Paulino, impariamo a chiamarlo anche noi così, sta per ora rispondendo sul campo: 60 minuti ad Haifa contro il Tottenham, 80 domenica sera contro gli ucraini. Il tutto condite da giocate pulite, illuminate, “palla in banca” direbbero gli americani quando i compagni lo chiamano in causa, mai giocate banali, se non semplici e per questo utili in proposizione e disimpegno. Con questo Dybala i tifosi della Roma sognano per davvero.