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Roma-Venezia 2-1: Pisilli e Cristante firmano la rimonta nel finale, Di Francesco si dispera per i tanti gol sbagliati

Top e flop della gara: bene Cristante, Mancini e N'Dicka; delude Angelino. Male Oristanio, con i troppi gol mangiati sotto rete, e Svoboda

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Un gol di Cristante, tra i più criticati dai tifosi, e la prima rete in A del baby Pisilli evitano una clamorosa sconfitta alla Roma in casa col Venezia, ma non cancellano le paure di un Olimpico che non fischia alla fine della gara, come dopo il primo tempo, ma tira solo un gran sospiro di sollievo. Con una ripresa tutto cuore, con tante occasioni e grazie ai cambi i giallorossi vincono 2-1 e riscrivono una partita che ha rischiato di diventare uno psicodramma. Un gol di Pohjanapalo nel primo tempo aveva messo a nudo tutte le fragilità di una Roma che senza Dybala è senza luce e senza idee. Solo gli errori sotto porta di Oristanio hanno evitato la disfatta aprendo la strada alla rimonta, concretizzatasi a sette minuti dal 90′ con la prodezza del talento classe 2004 di Juric. giallorossi salgono in nona posizione con 9 punti; il Venezia del grande ex Di Francesco precipita in 18esima posizione con soli 4 punti in classifica.

Roma-Venezia, la chiave tattica della gara

La Roma cambia ancora: dopo il 3-5-2, visto nell’ultima gara contro il Bilbao, Juric torna al 3-4-2-1 della sua gara d’esordio alla guida dei giallorossi. Resta ancora fuori Dybala, che ha problemi fisici: c’è Dovbyk in avanti supportato da Soulé e Pellegrini. Juric chiede ad El Shaarawy, schierato in posizione di laterale sinistro a centrocampo, di alzarsi maggiormente in fase offensiva e di spalleggiare l’attaccante ucraino. Anche il Venezia abbandona il 3-5-2 per mettersi a specchio con i giallorossi. Di Francesco schiera in avanti Pohjanpalo, supportato da Oristanio e dall’islandese Ellertsson.

Durante il primo tempo è la Roma a tenere il gioco in mano ma è lenta nella circolazione palla e troppo prevedibile in fase offensiva. Di Francesco schiera i suoi uomini con il 3-6-1, in fase di non possesso, per raddoppiare su tutti i centrocampisti avversari e chiudere le linee di passaggio.

Nel secondo tempo la Roma cambia sistema di gioco e passa al 4-2-3-1. Il Venezia resta rapido ed efficace in fase di riconquista palla.

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Roma-Venezia, continuano i fischi per Pellegrini

Continua il momento difficile per il centrocampista giallorosso Lorenzo Pellegrini: il capitano della Roma viene preso di mira dai tifosi tanto che, al momento della lettura delle formazioni, l’hanno fischiato subito dopo Cristante. Il capitano romanista, quando è entrato in campo, ha guardato verso la tribuna dove c’è tutta la sua famiglia e ha mandato un bacio. Esce dal campo al 79′, con il risultato di 1-1, e viene nuovamente accolto dai fischi del pubblico.

Roma-Venezia, l’Olimpico torna a cantare

Roma-Venezia è iniziata in un clima non facile con lo stadio in silenzio per il primo quarto d’ora. Dal 15′ in poi tutti i tifosi hanno ripreso a tifare. Nel pre-gara, però, tutto l’Olimpico è comunque tornato ad intonare il celebre inno ‘Roma-Roma’ di Antonello Venditti.

Spicca, inoltre, uno striscione esposto dalla curva sud a pochi minuti dall’inizio: “Fischiare a gara in corso è il male della maglia”.

I top e flop della Roma

  • Pisilli 7.5. Al terzo tentativo di testa, mette la palla in rete e segna il 2-1 per la Roma sfruttando un cross da calcio d’angolo.
  • Cristante 7. Ha l’intuizione di tentare la conclusione dalla distanza e con una deviazione di Busio beffa Joronen tra i pali.
  • Mancini 6.5. Al 46′ salva sulla linea su un tiro a porta vuota di Oristanio ed evita il raddoppio dei veneti.
  • N’Dicka 6. Nell’uno contro uno è difficile saltarlo, pecca leggermente sulla velocità di passo ma spesso salva i giallorossi da contropiedi avversari pericolosi.
  • Svilar 6.5. Al 57′ salva in uscita su Oristanio ed evita il raddoppio del Venezia.
  • Angelino 5.5. Impreciso nei cross, si fa anticipare in area da Pohjanpalo in occasione del primo gol segnato dal Venezia.

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I top e flop del Venezia

  • Pohjanpalo 7. Trova la prima rete della gara sfruttando una ribattuta dopo un palo colpito da Busio: anticipa Angelino e batte Svilar.
  • Oristanio 5.5. In fase di riaggressione sfrutta tutta la sua velocità per infastidire l’avversario. In fase di contropiede cerca di guadagnare metri in avanti. Si divora due gol: uno con Svilar fuori dai pali ed un altro al 57′ a tu per tu con il portiere giallorosso che salva in uscita.
  • Haps 6. Gioca come laterale sinistro di centrocampo, arriva al gol del 2-0 ma viene annullato per fuorigioco in partenza.
  • Joronen 5.5. Viene beffato da una traiettoria sporcata da una deviazione su tiro di Cristante dalla distanza, colpevole però per essere stato un po’ troppo fuori dai pali.
  • Svoboda 5. Concede in area troppo spazio a Pisilli che lo anticipa e segna di testa.

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