Quanto si sta consumando all’interno della relazione tra Nicolò Zaniolo, reduce dal primo gol seguito al rientro dall’infortunio, e la Roma non è più un lungo addio. Quanto sta avvenendo è stato descritto, con dovizia nell’articolo odierno pubblicato da la Repubblica, è uno strappo che non può essere ricucito neanche così velocemente, proprio mentre la squadra di Fonseca sta ritrovandosi con fiducia e risultati anche in Europa League.
Secondo quanto descritto da Repubblica, vi sarebbero ormai poche certezze nell’ambiente: il mutismo di Zaniolo e una dissonanza palesata dalle dure affermazioni del tecnico giallorosso, che lo ha attaccato dopo la vittoria contro l’Hellas Verona per non aver rincorso un avversario dopo aver perso palla.
Le parole di Fonseza contro Zaniolo
“Quando cambiamo i giocatori, loro devono aiutare la squadra. Penso che Zaniolo deve capire che quando entra deve per prima cosa lavorare per la squadra e oggi non mi è piaciuto, perché non ha aiutato la squadra. Ho sempre detto che tutti devono lavorare per la squadra, oggi non sono soddisfatto del suo atteggiamento”, le parole dell’allenatore romanista.
L’attacco nello spogliatoio a Zaniolo dei compagni
L’aspetto più tangibile di questa crisi sarebbe però un avvenimento di cui cui dà notizia il quotidiano: mentre Nicolò veniva criticato da Fonseca, negli spogliatoi si consumava un diverbio più che acceso: il centrocampista veniva letteralmente aggredito da alcuni compagni di squadra “non del gruppo dei senatori”, che avrebbe scosso profondamente il ragazzo. Oggi il rapporto con lui è deteriorato: l’allenatore che spingeva perché accelerasse il recupero dopo l’operazione è un critico. La settimana prossima l’agente Vigorelli sarà a Roma per trovare un accordo, nel silenzio di Zaniolo.
Un silenzio condiviso anche da mamma Francesca, sempre pronta a difendere da offese e aggressioni verbali gratuite Nicolò sui social, oggi muta forse non aggiungere nulla che possa rivelarsi controproducente in questa delicata fase di negoziazione.
Un passaggio che magari lo farebbe propendere per un addio, negato fino a questo momento dalla stessa società. Le pretendenti? Juve e Inter le più probabili, ma non è da escludere che Nicolò faccia un’esperienza all’estero. Magari alla corte di Josè Mourinho.
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