Questa non è una partita da vincere, questa è una partita da giocare bene. Di quelle dove c’è bisogno sempre e comunque di alzare l’asticella, perché se non lo fai contro gli All Blacks diventa giocoforza impossibile riuscire a salvare la faccia. “Finalmente però ci siamo allenati bene in settimana, e questo è un punto di forza dal quale poter partire con maggiore sicurezza dei propri mezzi”. Anche se Gonzalo Quesada sa bene che l’ostacolo è di quelli insormontabili: la sconfitta con i Pumas e la vittoria “sporca” contro la Georgia un po’ di pressione sulle spalle degli azzurri hanno finita per metterla, ma questo non deve cambiare le carte.
- Torna Capuozzo, ma Lamaro non recupera
- Seri cambi di formazione: riecco Page-Relo
- La "metafora della barca" e la voglia di stupire
Torna Capuozzo, ma Lamaro non recupera
Punta sulla consapevolezza, Quesada. Di un gruppo che sente di essere arrivato pronto all’evento che chiude la serie di test match autunnali. “E il nostro novembre non è stato dei più semplici. So che perderemo ancora delle partite, ma ciò che bisogna far vedere è di essere comunque pronti a battagliare con tutti, oltre che difficili da superare. Gli All Blacks per noi sono di un altro livello, ma voglio dare ai miei ragazzi gli strumenti per essere competitivi in ogni zona del campo”.
Per l’occasione l’Italia ritrova una pedina chiave come Ange Capuozzo, di fatto assente nei precedenti due match (con l’Argentina è uscito per infortunio dopo 7’). “Per 10 giorni è rimasto guardare i compagni allenarsi, poi ha ripreso gradualmente confidenza con il campo e sono convinto che saprà farsi valere, per questo ho deciso di schierarlo.
Ange ha un coraggio fuori dal comune: ha preso un placcaggio durissimo da Sclavi, decisamente più grosso di lui, ma questo dimostra quanto sia forte mentalmente. Lamaro invece non ha recuperato: è dura non avere Mitch, anche perché si tratta del capitano, ma il livello di chi lo sostituirà è comunque all’altezza”.
Seri cambi di formazione: riecco Page-Relo
Quesada ha cambiato 6 giocatori nel XV che affronterà gli All Blacks rispetto a quanto visto contro la Georgia. Confermati Ioane e Trulla ai lati, così come Brex (che diventa capitano) e Menoncello nel ruolo di centri. Con Paolo Garbisi confermato all’apertura, il mediano di mischia sarà Page-Relo. Terza linea affidata a Vintcent, Zuliani e Negri, torna Ruzza in seconda linea accanto a Lamb (MVP del match con la Georgia), prima linea con Riccioni, Lucchesi e Fischetti.
In panchina, confermata la soluzione con 5 avanti e 3 trequarti: si rivede Izekor, con Marin e Zanon che proveranno a far rifiatare i compagni nell’ultima mezzora. Escluso a sorpresa Fusco, “salvatore della patria” contro i georgiani. Gli All Blacks celebreranno ancora una volta Sam Cane (titolare) e TJ Perenara, all’ultimo caps con la maglia delle felce d’argento: fascia di capitano a Scott Barrett, c’è anche il fratello Beauden, con Ardie Savea che torna a giocare come terza linea e Rieko Ioane pronto a far saltare il banco ai lati del campo.
La “metafora della barca” e la voglia di stupire
Quesada sa perfettamente quanto gli All Blacks visti nei precedenti appuntamenti europei contro Irlanda (vittoria per 23-13 a Dublino) e Franca (sconfitta per 30-29 a Saint-Denis) qualcosa per strada l’abbiano lasciata, ma la sete di riscatto dopo il ko. in terra parigina brucia tanto e servirà per rimettere subito i maestri neozelandesi in carreggiata.
“Secondo me meritavamo di vincere con la Francia, e dopo un Rugby Championship non così convincente stanno risalendo la corrente in modo piuttosto netto. Come si affrontano? Giocando il nostro miglior rugby, e sperando che possano allinearsi tanti pianeti. Il nostro problema è dettato dalla necessità di essere sempre al 100%: nel 6 Nazioni sono stato sorpreso dall’attitudine e dalla continuità dimostrata, ora dovremo cercare di ripetere quel trend al cospetto di una squadra fortissima”.
Usa una metafora “marinara” Quesada: “È un po’ come se ci preparassimo ad affrontare una tempesta. Serve la preparazione accurata della barca, gli strumenti per navigare e poi la voglia di gestire anche emotivamente la partita, altrimenti la barca affonderà presto. Gli All Blacks segnano il 47% dei loro punti su azioni da rimessa laterale e il 30% da palloni rubati: se gli regaleremo qualcosa, saremo spacciati”.
Il XV scelto da Quesada
15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 22 caps)
14 Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 11 caps)
13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 40 caps) – capitano
12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 22 caps)
11 Monty IOANE (Lione 34 caps)
10 Paolo GARBISI (Toulon RC, 41 caps)
9 Martin PAGE-RELO (Lione, 12 caps)
8 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 8 caps)
7 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 26 caps)
6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 57 caps)
5 Dino LAMB (Harlequins, 8 caps)
4 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 58 caps)
3 Marco RICCIONI (Saracens, 29 caps)
2 Gianmarco LUCCHESI (Toulon RC, 27 caps)
1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 46 caps)
A disposizione:
16 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 27 caps)
17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 10 caps)
18 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 58 caps)
19 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 46 caps)
20 Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, 5 caps)
21 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 12 caps)
22 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 12 caps)
23 Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps)