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Sabalenka e Sinner n°1 trattati diversamente, lo sfogo di Aryna col Roland Garros: “Non capisco perché”

Dopo la vittoria contro Amanda Anisimova, la numero uno al mondo punta il dito contro gli organizzatori: si ripropone la polemica sul sessismo, questa volta riguarda i campi

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Aryna Sabalenka non ci sta. Alza la voce. E lancia una frecciatina agli organizzatori del Roland Garros che alimenta – di nuovo – la polemica sul sessismo accesa dal duro attacco di Jabeur. La bielorussa, approdati ai quarti di finale dello Slam parigino, critica il trattamento che le è stato riservato: pur essendo la numero uno al mondo, infatti, non le è stato concesso di esibirsi sul centrale.

Roland Garros, l’affondo di Aryna Sabalenka

La tigre di Minsk non smette di sorprendere dentro e fuori dal campo. Dopo lo sfogo contro gli ex allenatori che non hanno creduto in lei (“dicevano che ero stupida, che non ce l’avrei mai fatta”), sposta il mirino e colpisce il nuovo bersaglio, rappresentato – questa volta – dagli organizzatori del Roland Garros.

Sabalenka non usa certo giri di parole per far arrivare il messaggio a chi di dovere. “Non comprendo il motivo per cui mi abbiano fatto giocare sul Lenglen per la seconda volta. Certo, capisco che non tutti possono procurarsi i biglietti per lo Chatrier, ma io preferisco giocare sul campo principale, sui campi più grandi” ha detto dopo aver mandato al tappeto Amanda Anisimova centrando la qualificazione ai quarti di finale. “Spero che d’ora in poi giocherò solamente sullo Chatrier” ha chiosato la regina del ranking WTA. Confrontando il suo cammino con quello di Sinner, Jannik finora una volta ha giocato sul ‘Suzanne Lenglen’, quando ha asfaltato Jiri Lehecka al terzo turno.

Percorso netto: ora la sfida con Zheng

Finora Sabalenka non ha concesso neppure un set alle sue avversarie. Una macchina da guerra, anche se – dopo aver dominato nei primi tre turni – contro la numero 16 del seeding Amanda Anisimova ha dovuto alzare il livello per imporsi alla fine 7-5, 6-3.

Ai quarti – nel match in programma domani – affronterà la cinese Qinwen Zheng, quinta forza del ranking. Aryna ha le idee chiare: vuole vendicarsi in seguito alla sconfitta incassata a Roma. “Mi aspetto una battaglia, ma ho intenzione di prendermi la rivincita. Il mio gioco è migliorato molto e sono sicura di poter fare bene sulla terra battuta. Non ho mai avuto così tanta fiducia”.

Disparità tra uomini e donne: la polemica sul sessismo

Se Sabalenka storce il naso per la decisione degli organizzatori di non darle il centrale sebbene il ranking dica che è la numero uno al mondo, nei giorni scorsi la tunisina Ons Jabeur aveva sottolineato (ancora una volta) come lo spazio serale fosse precluso agli incontri del circuito WTA.

Una cosa spiacevole per lo sport femminile e non solo per il tennis. Le persone in questo modo vedranno sempre più gli uomini a cui è concessa maggiore visibilità”. Insomma, le donne reclamano spazio. E chissà che il ruggito della tigre bielorussa non sortisca gli effetti sperati.

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