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Salernitana-Roma 1-2, De Rossi e la scossa nell'intervallo: "Ecco cosa ho detto ai ragazzi"

La Roma non brilla, ma conquista tre punti d'oro a Salerno. Due vittorie su due per De Rossi, che promuove Lukaku e coccola Pellegrini: "Non potrei pensare a capitano migliore"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Due vittorie su due per Daniele De Rossi al timone della Roma. Dopo il Verona, i giallorossi mandano al tappeto anche la Salernitana (soffrendo) e mettono nel mirino il quarto posto. Il gioco ancora non decolla, ma tant’è… conta il risultato. E l’erede di Mourinho guarda al futuro con ottimismo.

Roma poco magica, ma vincente: l’analisi di De Rossi

Ai microfoni di Dazn De Rossi svela che cosa ha detto ai suoi uomini all’intervallo, dopo un primo tempo senza acuti: “Ho ripetuto quanto affermato a Verona: se facciamo questo possesso palla lento senza cercare di interrompere la loro linea, non tiriamo in porta e di partite ne perdiamo parecchie. Se invece abbiamo il pallino del gioco e andiamo dentro come avvoltoi, allora siamo una squadra veramente forte”. Soprattutto nella prima frazione anche i giocatori di maggior qualità hanno osato troppo poco: “Vanno vinti i duelli. Se non si vincono, è colpa mia: devo metterli nelle condizioni di capire quando va provata la giocata. I momenti della partita vanno riconosciuti, fanno la differenza”.

Salernitana-Roma 1-2, cosa ha detto De Rossi a Svilar e il giudizio su Lukaku

Prima che Dybala calciasse il rigore dello 0-1, le telecamere hanno immortalato De Rossi mentre sussurrava qualcosa a Svilar. Il tecnico della Roma ricostruisce il momento: “In panchina faccio lo scemo con i ragazzi perché lì voglio coinvolgere. A Svilar ho chiesto: ‘Lo segna?’. E lui: ‘Certo che lo segna, è Dybala!‘”. De Rossi, poi, promuove la prestazione di Lukaku, che non è mai riuscito a rendersi pericoloso: “Nel primo tempo è stato l’unico che ha dato un po’ di profondità, l’abbiamo servito poco. Se il possesso palla è lento, spazio per lui non ce n’è. Ha sofferto, ha lavorato per la squadra. Io sono soddisfatto. Fino alla fine ha cercato di lottare, di sgomitare, lo spirito è quello giusto”.

Roma, assetto difensivo da migliorare. De Rossi coccola Pellegrini

Sul gol di Kastanos la Roma poteva fare sicuramente meglio in difesa. “Negli ultimi anni questa squadra ha sempre giocato con tre centrali e quindi gli spazi sono divisi in maniera diversa. Il tempo è poco e la colpa è nostra che abbiamo lavorato poco su quest’aspetto – ha spiegato De Rossi -. Bisogna lavorare sui posizionamenti, altrimenti si perdono punti”. Su Pellegrini: “Non mi piace parlare dei singoli, ma non potrei pensare a un capitano migliore. È serio, professionale, coinvolgente con i compagni. Quando sono stato fuori dalla Roma, non chiamavo, non chiedevo, ma ho sentito tante cose in questi anni, invece ho trovato un grande gruppo di cui lui è degno capitano”.

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