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Roma, De Rossi come Mourinho: Sì, questa è una squadra di banditi, non vengono dall'oratorio

Il tecnico difende la grinta dei suoi e chiede tempo per far vedere la sua mano. Con la Salernitana confermato Rui Patricio nonostante le critiche

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Brutta, sporca e cattiva. Ma vincente. Così Daniele De Rossi vede questa Roma che non sente ancora sua al 100% perchè ha bisogno di tempo per inculcare le sue idee ma in cui si rivede già in quanto a grinta. Domani affronta la Salernitana per la prima volta in carriera e vuol vedere progressi.

De Rossi: I miei ragazzi non vengono dall’oratorio

L’etichetta di banditi l’aveva data Mourinho ma anche per De Rossi è perfetta per spiegare il gioco della Roma: “Io vedo giocatori con personalità, se faccio un passo indietro e penso a loro dico che ci hanno portato in finale in Europa, Spinazzola e Cristante hanno vinto un Europeo in casa dell’Inghilterra. Sono fasi della stagione dove si è così, mi piace lo slogan squadra di banditi perché nel calcio serve essere spigolosi e avere le caratteristiche per vincere anche in maniera sporca. Credo di avere una grande squadra e dal punto di vista della personalità non peccano”.

Per De Rossi serve tempo per dare un’idea di gioco

Il tecnico giallorosso però mette le mani avanti: “Servirebbe un ritiro precampionato per far entrare prima i concetti che vorresti dare. Adesso devi andare a botta sicura e sperare che i giocatori li recepiscano quanto prima. Con la Spal abbiamo visto qualcosa dopo 3-4 partite, forse ero troppo inesperto, qua a Roma dici una cosa e sono tanto recettivi e tanto pronti. Se vedrete belle partite, il merito è loro e poi sono stati allenati da Mourinho non li abbiamo presi dall’oratorio, io do solo qualche idea che ci aiuterebbe a portare a casa dei punti, sembra che a loro piacciano queste idee e non fanno fatica a farle diventare loro. Ci vuole tempo per dare un’impronta, soprattutto se non ci sono partite decisive ogni 4-5 giorni”.

Le critiche piovute sul capo di Rui Patricio non hanno fatto cambiare idea a De Rossi su chi deve essere il titolare in porta (“Le gerarchie in porta le ho decise quando sono arrivato, penso che Rui Patricio abbia parato molto bene e una partita non cambia la mia opinione, il portiere deve avere delle gerarchie ben stabilite che poi non sono eterne”) mentre la classifica della Salernitana è una sorpresa per lui: “La Salernitana ha un bravo tecnico e tanta qualità in fase offensiva, dovremo stare tanto attenti, hanno giocatori esplosivi e vecchietti come Candreva. A bocce ferme non pensavo di trovare la Salernitana così in basso, hanno una rosa importante, hanno perso all’ultimo contro Napoli e Juventus, pareggiavano 0-0 con l’Inter prima di Lautaro, hanno battuto la Lazio, ma andiamo lì per vincere la nostra partita”.

Dybala e Mancini stanno bene e giocano

Infine il punto sugli infortunati: “Dybala è sembrato che stesse bene, si è allenato al 100% e lo vedo un po’ più brillante rispetto alla prima settimana. Mancini sta bene, mi è piaciuto la sua partecipazione a quello che abbiamo proposto, mi è piaciuto come si sia buttato nella mischia. Aouar torna da una Coppa d’Africa, è allenato. Mi ha raccontato che ha dormito poco causa spostamenti vari, era un po’ sballottolato il primo giorno ma è pronto per giocare”.

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