Bombe carta, cori razzisti e il tentativo di scontri, contenuto dalle forze dell’ordine, che ha provocato il principio d’incendio di un’auto di servizio: questo il bilancio della giornata di follia ultras da parte dei tifosi della Salernitana e del Genoa, raccontata in un comunicato dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. Intanto il giudice sportivo ha punito il club granata per responsabilità oggettiva per il lancio di pietre e altri oggetti, tra cui uno snack, sul terreno di gioco.
- Salernitana-Genoa: il lancio di bombe carta degli ultras rossoblù
- Salernitana-Genoa: gli scontri evitati dalla polizia all’Arechi
- Salernitana-Genoa: il viaggio di ritorno degli ultras rossoblù
- Giudice sportivo: multa alla Salernitana per il lancio di oggetti
Salernitana-Genoa: il lancio di bombe carta degli ultras rossoblù
“Solo grazie all’equilibrio e alla professionalità dimostrata dai funzionari e dagli agenti di polizia nessuna persona è rimasta ferita”. Così recita il comunicato dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia in merito a Salernitana-Genoa, partita passata agli onori della cronaca per le intemperanze delle due tifoserie. La nota descrive con dovizia di particolari soprattutto la trasferta degli ultras genoani, circa 250, “che si sono resi subito protagonisti di un fitto lancio di bombe carta e fumogeni, iniziato già sui binari della stazione ferroviaria di Salerno, ed hanno intonato ripetutamente cori discriminatori ed altri cori offensivi”.
Salernitana-Genoa: gli scontri evitati dalla polizia all’Arechi
Durante il viaggio dalla stazione allo stadio, attraverso navette dedicate, gli ultras del Genoa hanno continuato a lanciare fumogeni e bombe carta dai finestrini, obbligando a polizia a intervenire. I tifosi rossoblù, inoltre, hanno provato a “scendere dai mezzi, avvalorando l’idea che le condotte aggressive erano state premeditate”. Il momento peggiore, però, è arrivato prima che i tifosi del Genoa entrassero allo stadio Arechi. “Un gruppo di tifosi locali ha cercato di forzare i cancelli di separazione tra i settori, nel chiaro intento di venire a contatto con i genoani – spiega il comunicato dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia – Solo grazie al professionale e rapido intervento delle forze dell’ordine, schierate, che hanno respinto i tifosi granata, si è impedito che le due tifoserie venissero a contatto, ma ne è scaturito un lancio di bombe carta e fumogeni, uno dei quali ha colpito un’auto della Polizia di Stato che è stata interessata da un principio d’incendio“.
Salernitana-Genoa: il viaggio di ritorno degli ultras rossoblù
Le violenze sono proseguite anche al termine dell’incontro. “I tifosi genoani – conclude il comunicato dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia – sono stati accompagnati con le stesse navette alla stazione ferroviaria per il ritorno a Genova. Lungo tutto il tragitto fino alla stazione ferroviaria, gli ultras genoani hanno in più occasioni bloccato la funzionalità degli autobus azionando i dispositivi di emergenza di apertura delle porte, al fine di scendere dai mezzi e cercare un contatto con i tifosi locali”.
Giudice sportivo: multa alla Salernitana per il lancio di oggetti
Oltre a cercare il contatto con i tifosi del Genoa, gli ultras della Salernitana si sono “distinti” anche per il lancio di oggetti in campo durante la partita: sul terreno di gioco sono piovuti calcinacci, pietre, accendini e anche uno snack, che il genoano Kevin Strootman ha mangiato in segno di sfida. Per il lancio di oggetti il giudice sportivo ha punito la Salernitana con una salatissima multa da 40mila euro.