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Sampdoria, lo sfogo di Piccini: "Due napoletani mi hanno aggredito e derubato a Ibiza"

Il difensore manda un messaggio sui social raccontando la grande paura, la moglie ha rischiato di essere investita. Accuse anche ai presenti

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

L’avevamo lasciato dopo la grande delusione per l’eliminazione ai playoff di serie B con la Sampdoria. Cristiano Piccini aveva chiuso la stagione scrivendo un messaggio su Instagram dicendo: “Fa male, malissimo chiudere una stagione così, dopo il grande sforzo degli ultimi mesi eravamo riusciti a raggiungere quello che era l’obbiettivo principale della stagione, ieri eravamo lì, a giocarcela per continuare ad alimentare il sogno che tutti noi avevamo. Dovevamo fare qualcosa in più, io per primo, ma GRAZIE Doriani, indossare questa maglia, è stata la cosa più bella che mi è capitata negli ultimi anni, un grande privilegio”. Ma un dolore forse maggiore è quello occorsogli dopo, mentre si trovava ad Ibiza.

Piccini racconta di essere stato assalito con la famiglia a Ibiza

Il giocatore blucerchiato sta trascorrendo le sue vacanze nella nota località iberica, assieme alla famiglia, ma è rimasto coinvolto in una brutta storia che ha voluto raccontare su Instagram (sia in spagnolo che in italiano).

Scrive Piccini: “Ciao a tutti, vi scrivo per prevenire e affinché non accada a voi quello che mi è successo oggi. Stavo passeggiando per Marina di Botafoch, davanti all’Ibiza Gran Hotel, sono stato assaltato da due persone alle 15.15 del pomeriggio, italiani, per l’accento sono sicuro che fossero napoletani. Mi hanno aggredito da dietro e mi hanno rubato l’orologio, io ho reagito rapidamente e sono riuscito ad arrivare al ladro che stava salendo sulla moto. Il suo ‘amico’ ha provato a investire mia moglie e dopo ha provato ad investirmi per far sì che lasciassi andare il suo socio. Non sono riuscito a recuperare il mio orologio.

La paura e lo sdegno di Piccini

La cosa più importante è che io e la mia famiglia stiamo bene, senza un graffio. Ma la cosa che più mi infastidisce è questa isola, che per me è casa, è piena di questa gentaccia, che agisce senza controllo e senza scrupoli in ogni circostanza, fregandosene se sei con bambini o meno. Per non parlare delle persone che hanno assistito al furto e non si sono degnate di aiutare. Comunque sia, se avete in mente di venire a Ibiza, fate attenzione a quello che indossate, al giorno d’oggi non possiamo stare tranquilli da nessuna parte”.

Piccini, 31 anni, è arrivato alla Samp la scorsa estate dopo tre stagioni in Spagna al Betis, una in Portogallo allo Sporting Lisbona e altre quattro ancora in Spagna con il Valencia (intervallate da un breve passaggio all’Atalanta (1 presenza). Ultime tappe la Serbia (14 presenze nella Stella Rossa) e un anno e mezzo al Magdeburgo. Vanta anche 3 presenze nella Nazionale dell’allora c.t. Mancini.

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