L’appuntamento è per le 19.40 ora italiana di sabato 28 gennaio, quando la stagione del motorsport vivrà una delle sue giornate più attese. No, per il via dei Mondiali MotoGP e Formula 1 c’è ancora tempo, la giornata in questione catalizzerà l’attenzione degli appassionati per quanto accadrà dall’altra parte del mondo, il via dell’edizione numero 61 della 24 Ore di Daytona nella quale vedrà contestualmente la luce la Ferrari 296 GT3, ultima creatura di Maranello destinata a ingaggiare, nel lungo periodo, un appassionante duello con Porsche, leader nel settore dell’Endurance.
- Ferrari, non solo Formula 1: in attesa della Hypercar 499P tocca alla nuova 296 GT3
- Ferrari alla 24 Ore di Daytona: ecco l'erede della 488 GT3, Guidi e Calado partono noni
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Ferrari, non solo Formula 1: in attesa della Hypercar 499P tocca alla nuova 296 GT3
Va subito detto che una delle gare di durata più famose e affascinanti della storia non fa parte del calendario ufficiale del Mondiale WEC 2023, motivo per il quale sull’ovale della Florida non si assisterà all’attesissimo debutto della Hypercar Ferrari 499P.
La vettura con la quale il Cavallino ha deciso di rimettersi in discussione a Le Mans, il prossimo 10 luglio, a 50 anni dall’ultima, storica partecipazione, esordirà ufficialmente il prossimo 17 marzo alla 24 Ore di Sebring, alla preparazione della quale sta lavorando alacremente anche Antonio Giovinazzi, che quella gara la correrà e che è per questo volato negli Stati Uniti per i test del caso nei giorni in cui i colleghi della F1 erano impegnati a Fiorano.
Ferrari alla 24 Ore di Daytona: ecco l’erede della 488 GT3, Guidi e Calado partono noni
Dal punto di vista tecnico la 499P non avrebbe neppure avuto i requisiti per partecipare alla gara di Daytona, che segnerà l’inizio della stagione 2023 dell’IMSA SportsCar Championship, ma la passione del popolo rosso potrà comunque scatenarsi per la 296 GT3, la nuova GT erede, seppur in forma molto rinnovata, della fortunata e vincente 488 GT3.
A Daytona si assisterà al debutto delle quattro “sorelle” arrivate da Maranello: tre saranno nella categoria GTD, l’altra nella GTD Pro al cui volante ci saranno Alessandro Pier Guidi e James Calado, campioni del mondo WEC 2021 e 2022 nella classe LMGTE Pro proprio con la 488 GT3 e destinati a pilotare anche la 499P, proprio insieme a Giovinazzi, sulla vettura 51. A Daytona Guido e Calado partiranno dalla nona posizione in griglia, medesimo risultato ottenuto in qualifica da Fuoco-Lacorte-Sernagiotto-Balzan nella GTD.
24 Ore di Daytona, tutte le novità: nasce l’era dell’ibrido
L’edizione 2023 della Daytona sarà all’insegna di importanti novità, dato che per la prima volta sarà ammessa anche una nuova classe di prototipi, le LMDh, vale a dire le hypercar ibride a trazione posteriore, come la Porsche 963, spinte da power unit da 500 kW complessivi, equivalente a 680 cavalli, appena 70 dei quali saranno erogati dall’impianto ibrido.
I dubbi dei costruttori sono tanti dal momento che per questo nuovo prototipo sono stati effettuati pochi test prima del via ufficiale, che avverrà peraltro su un circuito molto particolare, la cui forte inclinazione sottoporrà piloti e vetture a significative sollecitazioni. A contendersi la vittoria saranno quasi sicuramente bolidi costruiti in Italia, che si tratti di Cadillac o BMW, tutte con telaio Dallara. Per la Ferrari sarà difficile inserirsi nel discorso per il successo, ma l’importante sarà esserci e tornare a respirare l’aria dell’Endurance in attesa che a Sebring si cominci a fare sul serio.