Sono tre le armi utilizzate nella scherma: fioretto, sciabola e spada.
- Il fioretto può colpire solo di punta, ha un peso complessivo sotto ai 500 g, la lama misura meno di 900 mm, il diametro della coccia è inferiore a 120 mm.
- La sciabola invece può colpire sia di punta che di taglio, ha un peso complessivo di 325-500 g, la lunghezza totale è inferiore a 1.050 mm, la lama misura meno di 880 mm.
- Infine la spada è un’arma più pesante, con un peso complessivo di 770 g. La spada ha diversi tipi di impugnatura: italiana, visconti, anatomica, francese, lacardaire.
Una delle principali differenze tra fioretto, spada e sciabola è il bersaglio. Con il fioretto è possibile colpire il busto e la schiena, con la spada l’intero corpo e con la sciabola il busto, la testa e le braccia.
Abbigliamento
La divisa da scherma è quel capo di abbigliamento tipico dello schermidore che ne ha da sempre contraddistinto l’appartenenza sportiva nell’immaginario collettivo. È il simbolo della tradizione cavalleresca ed aristocratica della scherma.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, è lo strumento che più di tutti nel corso del tempo ha subito variazioni. Sia nella tipologia del materiale, che nel taglio e persino nel colore.
Lo scopo principale della divisa è quello di proteggere lo schermidore, non tanto dai colpi che possono giungere da parte dell’avversario (le armi sono assolutamente prive di affilatura o parti appuntite), ma quanto ad improvvise rotture delle armi che possano rendere pericolosi questi oggetti.
L’abbigliamento di uno schermidore è composto da una giacca protettiva, un giubbetto metallizzato, una maschera, un paio di calzoni allacciati sotto il ginocchio, un guanto protettivo della mano che impugna l’arma, dei calzettoni bianchi, e delle scarpe simili a quelle da tennis.
Glossario della scherma
- Affondo
Posizione assunta dallo schermidore al termine di un’azione di offesa partendo dalla guardia. - Botta
Stoccata centrale, diretta. Definita anche “Coltellata” in riferimento ad una azione portata a braccio raccolto e a distanza ravvicinata. - Cavazione
In generale è un cambio di linea della propria lama che avviene lungo la lama dell’avversario. E’ un’azione fondamentale di svincolo che predispone al miglior attacco e/o alla migliore difesa. Esistono diversi tipi di cavazione: angolata, circolata, lineare. - Disarmo
È un violento attacco portato all’arma avversaria in modo da disarmare lo schermidore o fargli perdere il controllo della stessa. - Fendente
Colpo portato in verticale con il taglio della spada, dall’alto verso il basso. - Parata
Azione ad intercettare l’arma avversaria mentre è in fase d’attacco a ferire. - Presa di Ferro
Toccare leggermente la lama dell’avversario. Fa parte degli attacchi di lama.
Come si determina il punteggio
Per assegnare i punteggi le “armi” degli schermidori sono costituite da piccoli dispositivi elettrici così come i giubbotti indossati dagli atletici. Nelle gare di fioretto contano solo i colpi al torso, al collo, all’inguine e alla schiena. I punti sono considerati validi sono se si usa la punta dell’arma e non il lato della lama.
Nella sciabola i colpi sotto la vita non contano (è una regola che ha origini antiche quando colpire in alcune parti del corpo un avversario era considerato poco signorile). I colpi alle mani non vengono registrati come stoccata valida ma sia usa sia la punta che la lama della sciabola. Come nel fioretto l’arbitro usa la regola del “diritto di precedenza” assegnando il punto all’atleta che ha iniziato per prima il suo attacco.
Nella spada non si applica la regola del “diritto di precedenza” con i colpi che possono essere anche simultanei, si può usare solo la punta dell’arma e il bersaglio valido è tutto il corpo.
Le gare alle Olimpiadi
Alle Olimpiadi le gare si disputano su tre tempi di 3 minuti. Vince l’atleta che raggiunge per primo i 15 punti o che ha fatto segnare più stoccate alla fine dei tre tempi. A Parigi 2024 si assegneranno 12 titoli, 6 individuali e 6 a squadre.
Gli schermidori italiani
Si tratta dello sport in cui gli azzurri hanno vinto di gran lunga più medaglie, più del doppio di ciclismo e atletica. L’atleta più medagliato è l’italiano Edoardo Mangiarotti: tredici, di cui sei ori, cinque argenti e due bronzi, tra il 1936 e il 1960. Ma tra i cinque atleti ad esser saliti più volte sul podio in questa disciplina ci sono altri tre azzurri: Valentina Vezzali e Giulio Gaudini con nove medaglie, Giovanna Trillini con otto medaglie.