La nuova stagione in casa Haas è iniziata piuttosto bene, ma non si può affermare la stessa cosa per Mick Schumacher. Controsenso? Può darsi. Se la scorsa stagione la scuderia statunitense di Formula 1 con sede a Banbury, si era piazzata ultima alla fine del campionato del mondo senza aver totalizzato nemmeno un misero punticino, in questo avvio di Mondiale si è invece rivelata a sorpresa una delle scuderie più competitive del centro-gruppo.
Il merito? Riavvolgiamo prima il nastro e torniamo all’allontanamento di Nikita Mazepin e del suo sponsor russo dal team per i noti problemi annessi alla guerra tra Russia e Ucraina. Al suo posto Gunther Steiner ha puntato su Kevin Magnussen e mai scelta fu più azzeccata.
Tra Bahrain e Arabia Saudita infatti la Haas, grazie ai piazzamenti del pilota danese, ha raccolto ben 12 punti e si trova al momento in quinta posizione nella graduatoria dei team. Mick Schumacher invece ha chiuso il Gp inaugurale della stagione sul tracciato di Skhir in 11a posizione, mentre non ha corso il Gp in Arabia a causa dell’incidente in prova. La sensazione è che il talento tedesco faccia fatica a tenere il passo del compagno danese, anche se lo stesso figlio d’arte si è detto comunque fiducioso e positivo per il futuro.
“Mi sento migliorato, cresciuto. Ora spero di essere abbastanza competitivo”.
Il campione iridato 2020 della Formula 2 ha però anche voluto sottolineare come il suo anno d’esordio non sia stato così negativo, anche se condito da qualche incidente di troppo. “Il primo anno d’esordio in F1 è stato positivo. Adesso però devo capire quanto sarò in grado di migliorare quest’anno. Se la macchina mi aiuta, allora sono sicuro che potremo disputare una stagione buona. Il mio obiettivo? Non ne ho uno, l’unico è quello di guidare veloce“.