Questa transfrontaliera non s’ha da fare. Non bastassero le polemiche dei mesi scorsi, la prima gara di Coppa del Mondo che tocca due Stati (partenza in Svizzera e arrivo in Italia) è nuovamente a forte rischio annullamento.
Come già avvenuto lo scorso anno, con Zermatt e Cervinia rimaste orfane di un appuntamento che non aveva mancato di suscitare tante critiche per via della questione ambientale (si corre partendo da 3.720 metri, ma per sistemare la pista è stato rimosso uno strato consistente del ghiacciaio Teodulo), e che sembra stridere con la necessità di preservare una montagna sempre più fragile, il tutto in nome dei “maledetti” soldi.
Certo, organizzare una gara che tocca due Paesi è un colpo di teatro mica da ridere: la FIS s’è impegnata a fondo per difendere la scelta, ma dopo il buco nell’acqua fatto nel 2022, ora rischia seriamente di dover abbandonare i propri propositi di grandeur anche in questo “atipico” novembre 2023, dove la neve è già scesa copiosa su tutta la catena alpina.
- Una sola prova cronometrata: si corre (quasi) al buio
- Waldner incassa: "Avevamo già previsto tutto..."
- Dieci azzurri in gara: Casse, Paris, Scheider e non solo
Una sola prova cronometrata: si corre (quasi) al buio
A creare più di un grattacapo, oltre al meteo previsto nella giornata di sabato (raffiche di vento piuttosto pronunciate e alto rischio di nevicate), è soprattutto la consapevolezza di non aver concesso agli atleti l’opportunità di provare adeguatamente il tracciato che dalla Gobba di Roblin scende per quasi 1.000 metri di dislivello fino all’arrivo posto ai Laghi delle Cime Bianche, a 2.850 metri di altitudine.
L’unica prova cronometrata, quella effettuata mercoledì, non ha offerto molti punti di riferimento, con l’austriaco Otmar Striedinger che ha preceduto il giovane italiano Benjamin Jacques Alliod e i big che in generale ne avevano approfittato per studiare alcuni passaggi, senza badare troppo ai tempi e confidando nelle due prove successive. Che non essendo state disputate hanno costretto la FIS a prendere in considerazione diverse opzioni, a partire dall’abbassamento della partenza di 250 metri, fino alla possibilità di scegliere un orario di partenza diverso dalle previsioni (cioè le 11,30), cercando di assecondare le “bizze” del tempo.
Waldner incassa: “Avevamo già previsto tutto…”
Tra le ipotesi sul tavolo ce n’è una estrema che riguarda la possibilità che una delle due discese in programma tra sabato e domenica possa essere posticipata a lunedì, così almeno da riuscire a sfruttare una finestra meteo migliore. Markus Waldner, il gran capo della direzione gara della FIS, ha spiegato che quanto successo nelle ultime 48 ore era stato già messo in preventivo.
“Non è affatto vero che siamo rimasti sorpresi dalla situazione che si è venuta a creare. È arrivata più neve del previsto, ma questo ci ha consigliato di annullare le prove di giovedì e venerdì per far si che la pista venisse preservate per le due giornate di gara. Chiaro che da parte nostra ci sarà il massimo dell’impegno possibile per far si che si possa correre e in condizioni di assoluta sicurezza, ma se poi il meteo non sarà dalla nostra parte proveremo a farcene una ragione. In teoria però le cose dovrebbero essere migliori, anche se l’arrivo di vento da Nord potrebbe condizionare i nostri piani”.
Dieci azzurri in gara: Casse, Paris, Scheider e non solo
La soluzione più probabile prevede una partenza ribassata proprio per evitare che il vento nel primo tratto di gara possa in qualche modo inficiare la regolarità della stessa. Si tratterà dunque di una discesa accorciata, della durata di poco meno di 90 secondi.
L’Italia avrà diverse carte da giocare: Mattia Casse partirà con il pettorale numero 6, Dominik Paris con l’11, Florian Schieder (quarto nella prova di mercoledì) con il 12. I grandi favoriti di giornata, il norvegese Kilde e lo svizzero Odermatt, scenderanno subito dopo la coppia italiana.
La pattuglia tricolore sarà composta complessivamente da 10 atleti: Christof Innerhofer partirà con il 29, Guglielmo Bosca con il 45, Pietro Zazzi con il 53, Nicolò Molteni con il 57, il beniamino di casa Benjamin Jacques Alliod con il 68, Giovanni Franzoni con il 78 e infine Giovanni Borsotti con l’82.
La gara verrà trasmessa in diretta da Rai 2 e da Eurosport (visibile anche sulla piattaforma Dazn). Nel prossimo week-end toccherà alle donne fare il loro debutto sulla pista transfrontaliera. Meteo permettendo, s’intende…