È stato il ritorno più fugace della storia dello sci alpino: Marcel Hirscher non ha fatto in tempo a mettere gli scarponi ai piedi che subito ha dovuto togliergli, perché il crociato del ginocchio sinistro gli ha subito presentato il conto. E così ha reso quasi tragicomico il più atteso dei comeback della stagione di Coppa del Mondo: l’otto volte vincitore della sfera di cristallo ha laconicamente comunicato la fine della sua annata, che forse (questo però ancora non si può sapere) potrebbe anche rivelarsi alla stregua di una fine definitiva dell’attività agonistica.
- Un ritorno sfortunato: tanta attesa mal ripagata
- Il video dell'infortunio, il messaggio che sa di addio
Un ritorno sfortunato: tanta attesa mal ripagata
Aveva fatto scalpore la notizia del ritorno in pista di Hirscher, rientrato ufficialmente nel gigante di Soelden a cinque anni e mezzo di distanza dall’ultima gara disputata. Soprattutto aveva fatto rumore la scelta di gareggiare non più per l’Austria, ma per l’Olanda, cioè il Paese d’origine della mamma.
La tradizione sciistica olandese è pressoché inesistente, a differenza degli sport sul ghiaccio (vedi il pattinaggio), ma con Hirscher tutto sembrava assumere una luce ben diversa: la curiosità nel vedere come sarebbero potute andare le cose era tanta, ma dopo il 23esimo posto sul Rettenbach sono arrivate due cocenti delusioni in slalom, la prima a Levi (non qualificato per la seconda manche, quindi fuori dai primi 30), poi a Gurgl, dove è caduto a metà della prima run. Ma la caduta che l’ha messo fuorigioco è stata quella rimediata in allenamento sulla Reiteralm di Schladming, tale da costringerlo ad alzare bandiera bianca, come comunicato sui suoi profili social.
Il video dell’infortunio, il messaggio che sa di addio
Hirscher ha mostrato anche il video dell’infortunio, commentandolo amaramente: “Ecco l’ultima run della stagione”. In una curva a destra, Marcel ha subito un colpo e la torsione del ginocchio sinistro ha provocato la rottura del legamento crociato, con la notizia che già nella serata di ieri era arrivata a Beaver Creek, dove nel fine settimana gli uomini jet partiranno con le prime gare veloci della stagione.
Hirscher ha immediatamente compreso la gravità dell’incidente: in carriera non aveva dovuto fare i conti con problemi seri, tolti un paio di infortuni alla caviglia nel 2011 e durante la preparazione estiva del 2017, pertanto questo ha tutta l’aria di essere un episodio che potrebbe pregiudicarne qualsiasi velleità di voler rientrare in gioco nelle stagioni future.
Già in tanti sospettavano che la ragione del suo ritorno nel circo bianco fosse dovuta più a motivi commerciali (Hirscher ha un proprio marchio di sci e abbigliamento) che non a una vera e propria ambizione di voler tornare ad essere il punto di riferimento della disciplina. Adesso, con 35 anni sulle spalle e lo shock di una riabilitazione alle porte, la fine potrebbe rappresentare la soluzione più ovvia. “Quello che rimane è l’amore per lo sci, grazie a tutti per il supporto”: parole che sanno inevitabilmente di addio.