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Sci alpino, Paris sulla Stelvio a caccia di un'altra impresa: che sfida con Kilde

Come da consolidata tradizione, a fine anno si gareggia a Bormio con la gara di discesa che precede il SuperG. Paris qui ha già vinto 6 volte

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Dalle Dolomiti alle Alpi, dalla Val Gardena a Bormio, ma con il medesimo obiettivo in testa: confermarsi ai vertici della velocità, un proposito che l’Italjet conta di realizzate pensando alla grande condizione fisica che ha accompagnato nelle ultime settimane Dominik Paris. Un Paris che sulla Stelvio è praticamente di casa: 7 delle 22 vittorie ottenute in carriera sono arrivate proprio sulla pista lombarda, che nelle prossime 48 ore monopolizzerà l’attenzione con una discesa libera e un supergigante che promettono spettacolo.

Paris, ma non solo: Kilde cerca la prima vittoria stagionale

Che Paris sia davvero l’uomo da battere lo dice la storia, oltre che la recente vittoria ottenuta sulla Saslong (la prima conquistata a Selva Val Gardena). Ma la concorrenza al solito sarà piuttosto agguerrita: un anno fa la vittoria andò all’austriaco Vincent Kriechmayr, che a Selva ha vinto ma in supergigante, faticando un po’ più del dovuto in discesa.

Chiaro, però, che non considerare Aleksander Aamodt Kilde tra i favoriti è piuttosto azzardato: sul terzo gradino del podio nell’edizione 2022, il norvegese sin qui ha fatto un po’ più fatica del previsto a trovare ritmo, complici anche le tante gare veloci annullate nel primo mese di Coppa del Mondo, ma a Bormio ha fatto capire di voler rimuovere lo zero alla voce “vittorie stagionali”. Tanto che nella seconda prova cronometrata s’è messo tutti dietro, anche se i risultati delle prove vanno presi per quelli che sono (Paris, per esempio, ha alzato il piede, limitandosi a provare solo alcuni tratti). Bryce Bennett, vincitore a sorpresa nella prima libera sulla Saslong, è un altro col quale è bene scendere a patti.

Le sensazioni di Domme dopo le due prove

Paris conosce vita, morte e miracoli della Stelvio. È la pista che gli ha regalato più gioie in carriera, quella dove spera di continuare a regalarne al mondo del circo bianco in salsa azzurra. “La pista è sempre tosta, anche se quest’anno le temperature sono un po’ più alte e dunque c’è meno ghiaccio. Arrivando qui dopo la vittoria in Val Gardena ho il morale alto e tanta fiducia, ma questa sarà al solito una gara tutta da interpretare, dove peraltro ripartiremo tutti da zero. Conosco solo un modo per poter provare a fare risultato pieno: attaccare e non avere alcun timore, anche nei tratti più esigenti. Su una pista così, però, può succedere di tutto”.

Possibili sorprese: minacce canadesi e il “solito” Odermatt

Se Paris e Kilde sono i grandi favoriti (Bennett è da considerare tale, ma la pista non si sposa perfettamente con le sue doti di scorrevolezza), le sorprese potrebbero arrivare dai canadesi Cameron Alexander e James Crawford, mentre il francese Cyprien Sarrazin e lo svizzero Nils Hintermann hanno tutte le carte in regola per potersi inserire nella lotta per le prime posizioni. Un proposito condiviso anche da Mattia Casse, che sta continuando a mandare segnali importanti, deciso a confermarsi anch’esso nei piani alti della disciplina.

Chiaro, poi, che tenere a freno l’esuberanza di Marco Odermatt sarà un esercizio complicato per molti: lo svizzero ha voglia di riprendersi il pettorale rosso di leader di Coppa del Mondo che Marco Schwarz gli ha portato via dopo lo slalom di Madonna di Campiglio, anche se sulla carta il tracciato potrebbe rivelarsi assai esigente anche per un fuoriclasse del suo calibro, tanto da rivolgere lo sguardo maggiormente al supergigante di venerdì (e proprio in super-G vinse lo scorso anno).

Il fascino della Stelvio: i punti chiave

La Stelvio è una delle piste più esigenti dell’intero calendario di Coppa del Mondo. Misura 3.186 metri con un dislivello di circa 1.000 metri (63% di pendenza massima), con il cancelletto di partenza posto sul Monte Vallecetta e l’arrivo nei pressi del centro abitato di Bormio. Iconici sono la Carcentina, il passaggio più difficile e spettacolare della discesa, una diagonale in contropendenza dal fondo spesso ghiacciato e ondulato, e poi il Salto di San Pietro, che porta gli atleti a superare anche i 130 km/h e a saltare fino a 40 metri.

Tanti sono i punti dove si può vincere o si può perdere una gara che resta tra le più difficili, nonché affascinanti dell’intero circo bianco, con l’Italia che oltre alle 6 vittorie di Paris ha conquistato il successo anche nel 2008 con Christof Innerhofer, che sarà ancora una volta al cancelletto di partenza. Si corre a partire dalle 11,30, con diretta su Rai 2 ed Eurosport.

Sci alpino maschile: il calendario completo

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