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Sci, gigante maschile Val d'Isere: Odermatt mette tutti in fila. Vinatzer fuori, si salva solo De Aliprandini

La prima manche del gigante in Val d'Isere sorride al leader di Coppa del Mondo, che pure dovrà vedersela con Kristoffersen e Meillard. Italiani male, come Braathen

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Le nevi europee e soprattutto quella che cade copiosa in Val d’Isere fanno ritrovare il sorriso a Marco Odermatt, che nella prima manche del gigante che apre la stagione delle gare nel vecchio continente non fa sconti a nessuno. Il dominatore delle ultime coppe del mondo stampa il miglior tempo, sebbene non faccia il vuoto: Henrik Kristoffersen è ad appena 15 centesimi, Loic Meillard segue a 32 centesimi. Insomma, tanti buoni motivi per ritenere che nella seconda run ci sarà comunque da faticare per il buon Odermatt, apparso però di nuovo a suo agio sulla pista francese.

Braathen, brusco risveglio. Conferma per Tumler

Il gigante che apre il fine settimana in Val d’Isere, disputato sin qui sotto una nevicata non troppo intensa, ma comunque fastidiosa, ha invece detto che Lucas Braathen Pinheiro in Europa ha perso il tocco magico che aveva trovato in Nord America: prima manche davvero incolore per il brasiliano, che è partito col pettorale numero 20 e intorno a quella posizione è destinato a stazionare.

Potrà spingere di più nella seconda, ma dopo un buon intermedio nel tratto iniziale ha faticato tanto a trovare il giusto ritmo, commettendo anche un paio di errori che hanno seriamente rischiato di farlo uscire di pista. Un pericolo in meno per Odermatt? Difficile dirlo: 2”35 di ritardo non sono pochi, ma la pista dopo una decina di atleti è andata progressivamente rovinandosi, al punto che soltanto l’austriaco Brennstein è riuscito a chiudere tra i migliori 5 pur con un pettorale fuori dai primi 15. Buona conferma per lo svizzero Tumler, vincitore del gigante di Beaver Creek, che ha chiuso al sesto posto a 74 centesimi dal connazionale.

Italiani giù: De Aliprandini 15esimo, Vinatzer fuori

Per gli italiani la pista transalpina s’è rivelata invece abbastanza indigesta. Non ha trovato il giusto feeling con i suoi mezzi Luca De Aliprandini, discreto nella parte iniziale, decisamente meno nel proseguo della run. Ha chiuso con 1”61 di ritardo dalla vetta e partirà intorno alla 15esima posizione, cercando di recuperare qualcosa per entrare almeno tra i primi 10.

Male è andata invece ad Alex Vinatzer: un’inforcata a una manciata di porte dall’arrivo ha costretto l’azzurro al ritiro, con la sensazione però che il tempo che sarebbe arrivato non gli avrebbe consentito di stare nei primi 15 (magari avrebbe potuto sfruttare però la pista meno rovinata nella seconda).

Prestazioni discrete per Zingerle e Borsotti, che hanno chiuso rispettivamente 25esimo e 26esimo: per loro la seconda manche rappresenterà davvero un investimento, potendo contare su un tracciato senza troppi segni. Appena fuori dai 30 Filippo Della Vite, non qualificato per la seconda anche Simone Talacci. Appuntamento alle 12,30 per il via della manche con i migliori 30.

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