Il presidente del Genoa Enrico Preziosi non riesce a contenere la sua rabbia contro l’arbitro e il team Var dopo la sconfitta di domenica sera contro la Roma.
“Così non si può andare avanti, a questo punto considero il Var una vera e propria arma impropria – è il suo attacco in un’intervista alla Gazzetta dello Sport -. Con l’arbitro Di Bello la Roma ha vinto dieci volte su dieci, noi invece ne abbiamo perse nove su dieci. Adesso basta. Com’è stato possibile che l’arbitro non abbia visto un rigore così solare a nostro favore? Lui era lì… La verità è che doveva vincere la Roma, non c’è niente da fare. Non è possibile andare avanti in questo modo. A Roma c’era la contestazione e il problema dell’ordine pubblico. Bisogna cambiare tutto, il sistema, ma anche le persone”.
Sul rigore non assegnato al Grifone: “C’è stata solo malafede, un arbitro non si può rifiutare di controllare se c’è stata un’azione dolosa. Pandev è stato spinto con due mani dall’avversario alle sue spalle, al momento di colpire il pallone. Questa è una vergogna, una vergogna vera”.
Altrettanto dure erano state le parole di Cesare Prandelli: “Non ho bisogno di rivedere l’episodio Florenzi-Pandev, l’ho visto molto bene. Questo è un rigore clamoroso, ci sentiamo defraudati. Ci sono stati degli errori tecnici arbitrali, non capisco perché non l’abbiano rivisto al Var”.
Sul match: “Volevamo sfruttare l’aspetto psicologico, sapevamo che la Roma era in difficoltà. Peccato non aver sfruttato tutte le situazioni potenziali, siamo stati imprecisi nell’ultimo passaggio: se guardiamo i numeri, abbiamo avuto più opportunità noi rispetto alla Roma, dobbiamo lavorare su questo aspetto”.
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