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Segnò all'Inter, ora gioca in Prima Categoria

La parabola di Davide Succi, che a 38 anni non smette di rincorrere un pallone: "Farò l'allenatore".

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Segnò all'Inter, ora gioca in Prima Categoria Fonte: ANSA

È classe 1981 al pari di Andrea Barzagli, che l’addio al calcio lo ha dato pochi mesi fa individuando subito la possibilità di iniziare una nuova carriera come assistente tecnico di Maurizio Sarri alla Juventus, e al pari di Zlatan Ibrahimovic, destinato a essere il protagonista del mese di gennaio del calciomercato.

Davide Succi rappresenta però la terza via degli “highlander” del pallone, avendo deciso di continuare a giocare, ma tra i dilettanti. E non in Serie D, come è capitato e capita a fine carriera a diversi colleghi che hanno calcato i campi di A o B, e neppure in Eccellenza, ma addirittura in Prima Categoria, il terzultimo livello del calcio italiano. Il centravanti bolognese è infatti in forza da poche settimane al Meldola, squadra del paese in provincia di Forlì-Cesena noto finora nel mondo del calcio solo per aver dato i natali ad Alberto Zaccheroni.

Dopo aver lasciato il Cesena nel 2016, Succi ha intrapreso un finale di carriera… movimentato. Prima la toccata e fuga in India con il Chennaiyin allenato da Marco Materazzi, poi, in due anni, le esperienze al Forlì, in Lega Pro, a Malta nell’Hamrun Spartans, a San Marino con i Tre Fiori e infine, a gennaio scorso, nell’Eccellenza emiliano-romagnola con il Massa Lombarda. Ora ecco la discesa di un altro gradino, ma con l’entusiasmo di sempre.

Anche perché l’obiettivo per il futuro è ben chiaro: “Sono riconoscente al Meldola – ha detto Succi in un’intervista rilasciata a ‘Il Resto del Carlino’ – in particolar modo al ‘Boss’ Luca Ghetti e ad Alessandro Dozio, responsabile del settore giovanile, per la disponibilità. Ho già superato l’esame ‘Uefa B’ per allenare, ma per avere anche il patentino ‘Uefa A’, per il quale sosterrò l’esame il prossimo giugno, ho bisogno di dimostrare una collaborazione tecnica con una società federale. Mi piace molto l’ambiente del calcio e voglio rimanerci nelle vesti di allenatore“.

Lo stesso entusiasmo che ha permesso a Succi di segnare in tutti i campionati professionistici, Serie A compresa. Nel massimo campionato è arrivato a 27 anni, assaggiandolo con il Palermo, poi anche Bologna e Cesena. Nove le reti totali, la più famosa delle quali, con la maglia dei rosanero, segnato l’11 aprile 2009 a San Siro all’Inter che un anno dopo avrebbe vinto il Triplete. Il prossimo obiettivo sarà tornare a Milano da allenatore.

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