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Serie A, dal 27 gennaio ok a fuorigioco semiautomatico: come funziona e che cosa cambia

Come annunciato da Gravina, dal prossimo 27 gennaio 2023, la Serie A vedrà il debutto del fuorigioco semiautomatico. Scopriamo insieme come funziona e che cosa cambia

Pubblicato:

Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Il fuorigioco semiautomatico, o Limb-tracking technology, è pronto a sbarcare in Serie A. Ad annunciarlo, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa tenuta a margine del Consiglio federale tenutosi in giornata. Scopriamo che cosa cambia e come funziona la nuova tecnologia per la segnalazione dell’offside.

Fuorigioco semiautomatico pronto a sbarcare in Serie A

Dopo le buone sensazioni restituite dal banco di prova dei Mondiali appena andati in archivio, il fuorigioco semiautomatico sarà realtà anche nel nostro campionato. La data cerchiata sul calendario non è, però, come preventivato prima di Qatar 2022 dal Presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, il 4 gennaio, giorno del rientro in campo dopo la lunga sosta, bensì venerdì 27 gennaio 2023, dopo la fine dei test offline in corso presso l’Ibc di Lissone, in concomitanza con il giro di boa del campionato e l’inizio del girone di ritorno.

Fuorigioco semiautomatico, l’annuncio di Gravina

Quella del nostro campionato è una scelta storica, visto che la Serie A sarà uno dei primissimi tornei a introdurre la nuova tecnologia per la segnalazione del fuorigioco. Il primo match a usufruire della nuova tecnologia sarà Bologna-Spezia, in programma alle 18.30 al Dall’Ara. Con il parare favorevole dell’Associazione degli arbitri, la conferma dell’introduzione della tecnologia SAOT per la Limb-tracking technology è arrivata direttamente dalle parole di Gabriele Gravina in conferenza stampa tenuta a margine del Consiglio federale:

Dal 27 gennaio, prima gara del girone di ritorno, verrà introdotto il fuorigioco semiautomatico, che abbiamo visto già all’opera durante il Mondiale.

La tecnologia SAOT

Nel concreto, la SAOT lavora servendosi di sensori e AI, per ravvisare eventuali offside. Un aiuto concreto per la squadra arbitrale, così da azzerare di fatto le situazioni al limite in caso di posizioni dubbie e di difficile interpretazione. La tecnologia per il fuorigioco semiautomatico porta negli impianti ben 10-12 telecamere aggiuntive e fisse, puntate ognuna su una porzione precisa del terreno di gioco e senza possibilità di modifiche. Le telecamere saranno, infatti, fisse e, addirittura impossibilitate e zoomare.

Come funziona il fuorigioco semiautomatico

Grazie a questo sistema, in ogni momento del match viene tracciata la posizione di ogni calciatore presente sul terreno di gioco, così come quella del pallone. In pratica, sarà possibile valutare in modo semiautomatico, appunto, l’esatta fotografia di una partita, secondo dopo secondo. Il sistema prende in considerazione in real-time ben 29 punti lungo l’intero corpo di ogni calciatore (braccia escluse), così da tracciare le linee del fuorigioco in rappresentazione tridimensionale.

Che cosa cambia per giocatori, arbitro e tifosi

All’atto pratico, per il corso delle partite non cambia praticamente nulle. Anche se il numero di reti annullate per offside è destinato inevitabilmente a crescere. Quello che subirà invece una modifica sono, concretamente, i tempi di valutazione delle varie occasioni da prendere in esame. Infatti, come visto al Mondiale, i minuti di attesa per decretare o meno una posizione di offside si ridurranno sensibilmente. Ovviamente, la grande novità risiede in valutazioni più accurate e con margine d’errore prossimo allo zero. Il discrimine scende a 3-5 cm, ben al di sotto rispetto agli attuali 15.

Perché è fuorigioco semi-automatico e non automatico

Il prefisso “semi” trova la sua ragion d’essere nelle circostanze in cui sono richiesti l’intervento e la valutazione dell’arbitro. Parliamo di tutte quelle azioni in cui l’offside viene definitivo “geografico”, cioè, quando ravvisare una posizione irregolare non basta, ma occorre prendere in considerazione il suo impatto sull’azione, i classici casi di fuorigioco attivo o passivo. Dopo l’introduzione del VAR, un ulteriore passo in avanti per un calcio sempre più tecnologico.

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