Non è stato un fine settimana semplice per Inter e Juventus, squadre che, seppur in circostanze diverse, hanno fatto fatica a brillare nell’ultimo turno di Serie A uscendone discretamente ridimensionate.
Finite nel mirino della critica per i risultati ottenuti in campo, a complicare il momento di entrambe, come se non bastasse, è arrivato anche il comportamento dei propri tifosi, rei di aver intonato cori tutt’altro che edificanti nel corso delle partite di sabato.
- Derby di Milano, il gesto dei tifosi dell’Inter
- Cori Inter, la reazione del Milan
- Razzismo a Firenze: le reazioni dopo i cori dei tifosi juventini
Derby di Milano, il gesto dei tifosi dell’Inter
Durante il derby della Madonnina conclusosi con la vittoria del Milan, per due volte i tifosi nerazzurri si sono resi protagonisti di cori di stampo antisemita.
La prima volta, in risposta al “I campioni dell’Italia siamo noi”, i fans nerazzurri si sono espressi con uno spiacevole “I campioni dell’Italia sono ebrei”, mentre la seconda si sono lanciati in un inequivocabile “Su cantiamo tutti insieme rossoneri ebrei”.
Cori Inter, la reazione del Milan
Il duplice e deplorevole episodio, anche attraverso il tam-tam avvenuto via social, non è chiaramente passato inosservato tant’è che, prontamente, è arrivata la reazione del Milan.
Il club rossonero, da un lato, ha risposto su Twitter ricondividendo il video contenente i cori interisti con l’aggiunta di un forte:
“Che vergogna!”,
dall’altro ha provveduto a segnalare l’accaduto alla Procura Federale che nelle prossime ore potrebbe prendere emanare importanti sanzioni nei confronti dei cugini.
Razzismo a Firenze: le reazioni dopo i cori dei tifosi juventini
Quello di Milano però non è stato l’unico episodio di razzismo nel weekend di Serie A. A Firenze, infatti, come testimoniato dal video sui social postato dall’assessora comunale Sara Funaro, i tifosi della Juventus (fermata sull’1-1 dalla banda di Italiano) hanno rivolto epiteti antisemiti nei confronti dei fans viola.
Forte, ovviamente, la reazione delle autorità con la stessa Funaro che ha subito condannato il gesto (“Frasi vergognose e inaccettabili. Lo dico da donna e da ebrea. Quelli non sono tifosi, lo sport è disciplina e rispetto: chi ha intonato quei cori deve essere individuato e punito. La nostra memoria e le donne devono essere rispettate”) seguita a ruota dal sindaco di Firenze, Dario Nardella.
“Queste persone non sono degne di entrare in uno stadio per tutta la vita. Ora basta” è stato il commento del primo cittadino di Firenze, schieratosi in prima linea per combattere una piaga che non accenna ad abbandonare il tifo e gli spalti negli stadi italiani.