La lunghissima attesa per sapere se il campionato di Serie A potrà riprendere dopo gli oltre due mesi di sosta forzata causata dalla pandemia di Coronavirus vivrà un’altra data chiave nella giornata di lunedì 11 maggio.
Il Comitato tecnico-scientifico del Governo ha infatti rinviato a inizio settimana la decisione sul via libera agli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio, decisione attesa in un primo tempo nella giornata di domenica. La task force dei 20 scienziati ha affrontato l’argomento nella riunione di domenica 10 maggio, ma non ha concluso l’esame per arrivare alla fatidica “valutazione” da inviare al ministro della salute, Roberto Speranza, al quale spetterà l’ultima parola.
Nelle ultime ore sarebbe stato confermato l’orientamento degli scienziati per il sì agli allenamenti di gruppo, ma condizionato dal rispetto di alcune norme, primo tra tutti quello sulla quarantena allargata per tutti i contatti ravvicinati del soggetto trovato eventualmente positivo al Covid-19, che si tratti di un calciatore o di un membro dello staff.
La concessione agli allenamenti di gruppo sarebbe l’ultimo step che precederebbe quello verso la ripresa della Serie A, che non dovrà comunque avvenire dopo la metà di giugno al fine di rispettare le direttive dell’Uefa che ha indicato nei primi di agosto il termine ultimo per portare a termine i campionati per poi fare spazio alla parte finale delle Coppe europee, Champions League ed Europa League, fermatesi agli ottavi di finale.
Il nodo del contendere riguarderà proprio il protocollo della Figc, che prevedeva di isolare immediatamente l’eventuale positivo, ripristinando il distanziamento negli allenamenti ed effettuando test e tamponi per tutti, ma senza la quarantena per la squadra. Su questo gli scienziati si sono dichiarati contrari, trovando il consenso del presidente federale Gabriele Gravina.
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