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Pagelle Flop Serie A di fine stagione: viaggio tra i peggiori, da Di Maria a De Ketelaere

Juventus e Milan, loro malgrado, dominano la classifica dei "bidoni" del campionato, tanti i flop da Di Maria e De Ketelaere, ma c'è pure qualche nome di Napoli e Inter

08-06-2023 14:54

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non solo Osimhen e tutto il Napoli, non solo Leao e Lautaro Martinez. L’altra faccia della medaglia del pagellone di fine stagione del campionato di serie A ha anche uno stuolo di giocatori da bocciare. I cosiddetti “bidoni“. Gente per partiva ai blocchi della stagione come stella, affermata o potenziale, ma che ha deluso terribilmente. Juventus e Milan, sicuramente le più deludenti della stagione come rendimento generale, ne hanno di parecchi, da Di Maria a Paredes passando per Vlahovic fino al mercato non pervenuto dei rossoneri, Origi, De Ketelaere e compagnia.

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Napoli, il flop è come cercare l’ago in un pagliaio

Anche in questo caso, come per la classifica dei top, per il Napoli è necessaria una doverosa premessa. Se per i migliori sarebbe stato doveroso elencare di fatti tutta la rosa, Gaetano compreso, per i peggiori risulta davvero difficile trovare qualcuno che abbia “floppato” alle pendici del Vesuvio. Andando per luoghi comuni, appunto, è come cercare l’ago in un pagliaio o come far passare un cammello per la cruna di un ago.

  • Lozano 6-: quel meno alla stregua dei 7, 8, 9, anche 10 dei suoi compagni, Osimhen e Kvara, dimostra l’unica, forse, bocciatura. Non inizia nemmeno male il messicano ma alla lunga perde brillantezza, complice anche qualche acciacco, e soprattutto non riesce a fare la differenza in Champions per cui Spalletti l’ha spesso preservato.

Inter, Skriniar fa male prima di farsi male

  • Skriniar 4: un po’ resta, un po’ viene trattenuto, insomma avrebbe fatto meglio ad andare al Psg con un anno di anticipo ma la conditio di free agent in cui si sarebbe ritrovato era troppo golosa. “Mal gliene incolse” perchè da un certo momento in poi il suo rendimento cala, raggiungendo l’apice nella partita con l’Empoli quando alle dichiarazioni del suo agente che lo vede via dall’Inter fa il paio facendosi espellere dopo pochi minuti. Poi si fa male, la sua stagione inizia male, finisce peggio, stando a guardare gli altri giocare, e senza rimpiangerlo più di tanto visti i risultati.
  • Correa 5: in quel reparto là se la vede con 3 colossi dell’attacco e alla fine ci resta secco, in tutti i sensi. Spesso infortunato, quando gli viene dato spazio incide poco o nulla.

Fonte: IPA

Juventus, la sagra del flop: Paredes, Di Maria e c’è pure Vlahovic

  • Bremer 5,5: Strappato all’Inter doveva essere la risposta alla cessione di De Ligt al Bayern. Lo è stato solo in parte alternando grandi prestazioni sul livello dimostrato al Toro lo scorso anno, a passaggi a vuoto che hanno un po’ ridimensionato la sua prima stagione alla Juve ma c’è di peggio…sicuramente.
  • Alex Sandro 5: Allegri lo reinventa nella difesa a tre, per un po’ sembra funzionare, poi si sveglia dal sogno e torna a essere l’incubo di sempre per i tifosi della Juve e non solo. La gara di Empoli è solo l’ultima di una lunga serie di svalvolate.
  • Paredes 4: fortemente voluto, da Allegri e non solo, buono anche giocatore col pedigree a gratis si ha incarnato il mercato della Juve a costo zero, un flop assoluto e dire che vince pure il Mondiale ma quando torna Allegri lo ha già marchiato come “inutile”. Si fa notare per il litigio col tecnico a Pasquetta e per i cartellini gialli, immancabili.
  • Pogba 0 o sv (fate voi): e chi l’ha visto? Non gioca mai, si fa male dopo la prima amichevole, sbaglia scelta sull’operarsi o meno, poi un calvario che dura ancora, e quando intravede la luce si rifa male. Che dire, buona fortuna ragazzo!
  • Di Maria 5,5: il voto è un’eterna bocciatura se parametrato al suo contratto e al suo palmares. Incide poco o male nella parte iniziale in cui si risparmia per il Mondiale, poi ha un paio di mesi da Fideo a inizio anno ma quando c’è da fare la differenza scompare di nuovo, difficile capire per cosa si sia risparmiato tra aprile e maggio visto che non ci sono Mondiali all’orizzonte.
  • Vlahovic 5: sarà colpa di Allegri oppure no il ragazzo va in doppia cifra per il rotto della cuffia ma la sua stagione è più che deludente. Si è perso in chissà qualche meandro tattico ma anche tecnico. A volte sbaglia le cose più facili, tipo uno stop, un appoggio, senza riuscire a tener palla per far salire la squadra. Siamo lontani dall’eccellenza che ci si aspettava da lui, anche caratterialmente.

Fonte: Getty

Milan: De Ketelaere, Origi, Adli, ecc… il mercato è un flop dietro l’altro

  • De Ketelaere 3: se gli diamo del “coniglio bagnato” gli facciamo anche un complimento visto il suo illustre predecessore (Roberto Baggio). A volte sembra essere spaventato dalla sua stessa ombra o forse dalle aspettative eccessive sul suo arrivo in rossonero visto che qualcuno l’ha paragonato a Kakà. Purtroppo col brasiliano avrebbe solo il cognome come esemplificativo della sua annata.
  • Origi 2: se per CDK c’è l’attenuante dell’età, per il belga non c’è nemmeno quella. Colpaccio a parametro zero dal Liverpool che dà “zero” di apporto alla causa rossonero tanto da costringere il povero Giroud a fare gli straordinari o quasi, o Pioli a turarsi il naso quando lo deve schierare per far rifiatare il francese.
  • Adli sv: oggetto misterioso se ce n’è uno del mercato del Milan, inseguito a lungo, arriva e sin da subito viene panchinato sine die, quasi senza una spiegazione plausibile.

Fonte: Getty Images

Lazio: Immobile aveva abituato bene

  • Immobile 5: per uno che aveva abituato a vincere un anno sì e l’anno pure la classifica marcatori chiudere a 12 gol resta comunque un minus anche se il suo lo fa ma meno al centro del “progetto” sarriano.
  • Maximiano 2: una meteora nel vero senso della parola, sulla carta doveva essere il portiere titolare, e lo è stato anche se per soli 6 rapidissimi minuti. Alla giornata 1 infatti esce e prende la palla con le mani, espulso. Fine della sua avventura alla Lazio. Provedel entra in porta e non esce più. Davvero incredibile.

Roma: Abraham delude, Belotti di più

  • Abraham 5,5: vien da pesnare cosa sarebbe stata la Roma di Mourinho con una punta degna di questo nome. L’inglese non si conferma sui livelli, forse inarrivabili dello scorso anno. Segna solo 8 reti in campionato alternando lunghi periodi di digiuno sottoporta.
  • Belotti 4: fortemente voluto da Mourinho come alternativa proprio ad Abraham non la prende mai…la porta. Il suo “zero” alla voce gol fatti in campionato stride con il suo valore che solo qualche anno fa era stato fissato in 90 milioni di euro da Cairo nella stagione della sua esplosione al Toro. Celentano canterebbe “Svalutation…”

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