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Serie A: quanto guadagnano i club dagli abbonamenti allo stadio

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Luigi Di Maso

Luigi Di Maso

Giornalista

Giornalista sportivo e professionista nel mondo della comunicazione digitale. Lavora insieme a club, leghe e brand nel mondo del calcio. È ormai da anni una delle anime del Social Football Summit di Roma. Per Virgilio Sport cura gli approfondimenti relativi all’intreccio tra i mondi del calcio, della comunicazione e del marketing

Serie A: quanto guadagnano i club dagli abbonamenti allo stadio Fonte: Shutterstock

Tra le voci di ricavo più rilevanti per una squadra di calcio troviamo sicuramente i guadagni derivanti da abbonamenti allo stadio e ticketing. Entrate economiche che si formulano nell’arco di un’intera stagione tra partite di campionato e coppa.

Insieme alle sponsorship e i ricavi da diritti tv nel calcio, quella dei biglietti è una forma imprescindibile che a differenza delle altre due citate è venuta meno causa delle restrizioni dovute alla pandemia globale.

Se i club di calcio hanno potuto riformulare gli accordi con gli sponsor e i broadcaster, sul lato guadagni da stadio invece il calcio ha dovuto far conto con un’enorme perdita praticamente inevitabile.

Serie A: i ricavi da abbonamento allo stadio

Infatti, l’ultima stagione in cui le squadre di calcio hanno potuto incassare ricavi da abbonamento allo stadio per l’intera stagione senza tener conto di rimborsi e voucher è quella 2018 – 2019.

In quella successiva, per il periodo di stop e successivamente di riapertura con gli stadi vuoti, i club hanno effettuato scelte di rimborso differenti per i circa 350.000 abbonati in Serie A.

C’è chi ha optato per i voucher spendibili per il prossimo abbonamento o per prodotti di merchandise della squadra come la Fiorentina, e chi ha optato per il rimborso come l’Inter ma non solo.

Durante la stagione 2019-2020 invece, la prima interessata dai danni economici della pandemia, i club di Serie A hanno subito un calo di 443 milioni di euro (18%) rispetto alla stagione precedente.

I ricavi da abbonamenti dei club di Serie A

Le entrate da stadio e quindi da abbonamenti e ticketing per i club italiani sono una nota dolorosa ma certamente in tono minore rispetto a quelle deli altri top campionati europei.

Le perdite del calcio italiano alla voce ricavi stadio sono inferiori di quasi la metà rispetto a Premier League e LaLiga, e quasi di un terzo meno di quelle registrate dalla Bundesliga. Un dato che più che sollevare gli animi, pone ancora di più l’accento sulla mancanza di valorizzazione del matchday e di tutti i ricavi annessi da una partita e dallo stadio delle squadre di calcio in Italia.

Non è assolutamente un caso che prima della pandemia a comandare la classifica dei ricavi da abbonamento e da stadio fosse proprio la Juventus, una delle poche società di calcio italiane ad essersi dotate di uno stadio di proprietà, un passaggio necessario che Inter e Milan realizzeranno nei prossimi anni con la nuova “Cattedrale”.

Per questa fonte di ricavi nel mondo del calcio, inoltre, va fatto un distinguo tra ricavi da abbonamento e ricavi da stadio più generali. Quest’ultima voce può comprendere i ricavi dalla vendita dei biglietti ai non abbonati, o comprendere la vendita di posti in hospitality (alcuni club inseriscono questa voce in “altri ricavi”). Oltre a tutte le possibili entrate da servizi all’interno dello stadio o merchandise per chi è dotato di uno store interno al proprio impianto da gioco.

Ecco allora la classifica dei ricavi da abbonamento di quasi tutti i club di Serie A nella stagione 2016-2017, l’ultima di cui si hanno con certezza dati ufficiali su tutte le squadre partecipanti al torneo.

  1. Juventus 18,7 milioni di €
  2. Roma 9,08 milioni di €
  3. Inter 9,07 milioni di €
  4. Milan 4,6 milioni di €
  5. Fiorentina4 milioni di €
  6. Bologna 3,5 milioni di €
  7. Napoli 3,1 milioni di €
  8. Sampdoria 2,9 milioni di €
  9. Atalanta 2,8 milioni di €
  10. Genoa 2,7 milioni di €
  11. Torino 2,4 milioni di €
  12. Udinese 2 milioni di €
  13. Lazio 1,6 milioni di €
  14. Cagliari 1,5 milioni di €
  15. Chievo Verona 0,6 milioni di €

Nella stagione 2019-2020, quella sospesa a marzo a causa della pandemia, la vincitrice del campionato, la Juventus chiudeva i ricavi da abbonamento a 33.5 milioni di €, mentre la seconda classificata in campionato, l’Inter a 16.8 milioni.

La classifica ricavi da matchday in Europa

Se è vero che i ricavi da stadio dei club di calcio italiano sono inferiori a quelli degli altri top campionati europei, è anche vero che nel bilancio complessivo, tra le voci rilevanti, i ricavi da diritti tv per le squadre di Serie A sono la fonte più importante e voluminosa, in maniera anche qui sproporzionata rispetto a squadre come Chelsea, Manchester United, Real Madrid o Barcellona.

Ecco, quindi, la classifica delle 14 squadre europee per ricavi da matchday nella stagione 2019-2020, comprensivi quindi di abbonamenti, biglietti singoli venduti ad ogni partita, e guadagni connessi a tutto ciò che si entra nelle casse di un club il giorno di una partita.

  1. Barcellona 126,4 milioni di euro
  2. Real Madrid 108,2 milioni di euro
  3. Tottenham 107,7 milioni di euro
  4. Bayern Monaco 70,3 milioni di euro
  5. Manchester United 98,8 milioni di euro
  6. PSG 92,4 milioni di euro
  7. Arsenal 89,7 milioni di euro
  8. Liverpool 82,7 milioni di euro
  9. Chelsea 62,1 milioni di euro
  10. Inter 56,9 milioni di euro
  11. Atletico Madrid 50,4 milioni di euro
  12. Manchester City 47,6 milioni di euro
  13. Borussia Dortmund 46,3 milioni di euro
  14. Juventus 42,3 milioni di euro

Stando a questi dati estratti dalla Football Money League edizione 2021 di Deloitte, intuiamo come il Tottenham abbia sbloccato un enorme potenziale col nuovo stadio. L’idea del nuovo Tottenham Hotspur Stadium costato praticamente 1 miliardo, estende l’idea di ricavi da matchday al massimo, senza limitarsi ai soli ricavi dalla vendita dei biglietti, ma offrendo una miriade di servizi collaterali, oltre a dotarsi di una capienza che lo rende il secondo più grande in Inghilterra.

È proprio grazie al fattore capienza che l’Inter, nonostante un fatturato inferiore alla Juventus nella stagione 2019-2020, risulti avanti se si considerano i soli ricavi da matchday.

Articolo a cura di Luigi Di Maso

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