Il derby d’Italia che valeva uno scudetto ha dato la sua sentenza. L’Inter scappa via, la Juve resta al palo. Anzi ci va solamente vicino. I nerazzurri hanno dimostrato una superiorità che finora era sopita in classifica dai corti musi della Juventus. Stavolta però il successo più allegriano che ci sia ha sorriso a Simone Inzaghi che l’ha vinta in tutti i reparti, difesa e centrocampo su tutti con un Calhanoglu ai limiti del celestiale. Qualche juventino ha steccato invece. Vlahovic su tutti.
Il Milan con Jovic bomber di scorta si candida, ora anche per il 2° posto con la Juve a tiro. Mentre la lotta per il quarto posto Champions sembra un incrocio all’ora di punta in piena città, un ingorgo in cui un po’ tutti ci credono, dal Bologna dei miracoli alla Roma sempre meno gialla e sempre più…De Rossi.
Questo e molto altro come sempre come al solito tra qualche bocciatura e qualche promozione il nostro viaggio tra i top e flop della 23sima giornata di serie A con un pizzico doveroso di Supercoppa. Con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo è solo un giuoco… del calcio.
- Top e Flop della ventitresima giornata di serie A: focus Inter-Juve
- Supertop ventitresima giornata: Calhanoglu sontuoso 10!
- Superflop ventitresima giornata: Vlahovic si perde nella sua testa, 4!
Top e Flop della ventitresima giornata di serie A: focus Inter-Juve
- Szczesny TOP 7,5: fregato da un compagno di squadra. Ecco l’unico che lo poteva battere in una serata in cui ha parato l’imparabile, negando due gol già fatti a Barella e Arnautovic.
- Gatti FLOP 5: Gattone dà, Gattone toglie. Contro l’Inter rivive i fantasmi di Sassuolo. Certo, meno plateale l’autogol, anzi più che altro un infortunio per anticipare Thuram ma appare comunque meno sul pezzo di altre volte.
- Yildiz FLOP 5: forse aveva ragione Allegri che non l’aveva fatto giocare con l’Empoli. Sente la partita, non si accende mai. Ma è giovane, di queste partite ne giocherà a iosa.
- Pavard TOP 7,5: se fosse entrato quel tentativo di rovesciata che precede l’autogol di Gatti, sarebbe venuto giù San Siro. Eppure, forse forse, quel liscio ha influito un tantino sul maldestro intervento del difensore bianconero. Ma è altrove che il francese fa la differenza. Ferma tutto e tutti e si propone come pochi. Universale.
- Bremer TOP 6,5: Oltre che al polacco, se la Juve prova a giocarsela fino in fondo per il pareggio è anche merito suo, e di un salvataggio da record su Thuram sullo 0-0.
- Locatelli FLOP 5,5: non regge minimamente il confronto con Calhanoglu. Ed è lì tutta o quasi la differenza tra Inter e Juventus.
- Lautaro FLOP 5,5: forse l’unico dell’Inter sotto la sufficienza, appare incredibilmente sottotono. Mai incisivo anche se si batte e si sbatte per la squadra. Per sua fortuna stavolta non c’è stato bisogno del suo istinto killer.
- Pellegrini TOP 8: prima e dopo la cura De Rossi. Lo scriviamo da tre settimane di fila. E da tre settimane va regolarmente in rete. Lorenzo si è ripreso la Roma e la Roma ha ripreso a vincere con i suoi gol. Il resto sono solo chiacchiere da “special…one”
- Dybala TOP 7,5: quando gioca è un raggio di luce che illumina tutto ciò che gli gravita attorno. Davvero un piacere da vedere, come sempre. Una Joya!
- Dorgu TOP 7: al posto giusto, nel momento giusto. Si dice così no? Gol da tre punti, per lui e per il Lecce in remuntada.
- Jovic TOP 7: A metà tra Massaro e Ganz sul grido di “segna semper lù” specie quando entra dalla panchina. Bomber di scorta se ce n’è uno.
- Sarri FLOP 5: la sua Lazio continua a non ingranare, il treno Champions scappa via e lui si sente in discussione.
Supertop ventitresima giornata: Calhanoglu sontuoso 10!
Sarebbe stato bello indire un concorso a premi, una specie di caccia al tesoro: trova il passaggio sbagliato da Hakan Calhanoglu durante Inter-Juve. Appunto, a trovarlo. Perchè forse non ha sbagliato nemmeno un appoggio, nemmeno a ripiegare l’asciugamano dopo la doccia. La sua partita è “stellare” un po’ come la stella che l’Inter si sta cucendo sul petto, la seconda.
Superflop ventitresima giornata: Vlahovic si perde nella sua testa, 4!
Ha sulla coscienza il non aver sbloccato la partita quando poteva. Sullo 0-0 quandolo serve in area davanti a Sommer. Sbaglia come da tempo non gli capitava più. Ma già prima, in avvio, si mostra nervoso e falloso con quella voglia di fare che diventa subito strafare e condiziona tutta la sua partita. Dusan così non va, involuto.