Solo pochi mesi fa un gol al 94’ di Leonardo Pavoletti nella finale dei play off aveva impedito al Bari di venire promosso nel massimo campionato italiano. Oggi la società pugliese si trova in 12° posizione in Serie B e ha esonerato Michele Mignani, l’allenatore artefice della promozione in serie cadetta e dell’ottima passata stagione. Al suo posto è stato scelto Pasquale Marino, che oggi in conferenza stampa si è presentato ai suoi nuovi tifosi. Di seguito le sue dichiarazioni.
- Sulla situazione del club
- Come giocherà il Bari di Marino?
- Sulla trattativa che lo ha portato al Bari
Sulla situazione del club
Marino è consapevole delle difficoltà che sta attraversando la squadra e di quanto sia complicato e delicato sostituire un allenatore che come Mignani ha fatto molto bene, portando in due anni il Bari dalla Serie C alla finale dei play off per la Serie A:
Sicuramente le cose non stavano andando bene, quando si deve sostituire un tecnico protagonista di un percorso come il suo le responsabilità aumentano. Questo aumenta la voglia di lavorare e fare bene. Rimane un po’ di delusione per il periodo. Devo riuscire a trasmettere in breve alcuni concetti per far rendere al meglio la rosa a disposizione. Voglio un calcio propositivo
Come giocherà il Bari di Marino?
Il nuovo tecnico ha anche parlato di quale impronta di gioco vorrà trasmettere alla squadra:
I giocatore si prestano al mio calcio, altrimenti non sarei qui. Il mio obiettivo è far rendere al meglio i giocatori presenti in rosa. Ho cambiato varii moduli in carriera, la scelta dipende dai calciatori che alleno. L’obiettivo è lavorare bene sul campo e cercare di fare un calcio piacevole da vedere per riportare la gente allo stadio. La squadra deve essere sbarazzina, deve divertire e divertirsi. Ho riguardato i match e già conosciuto alcuni
Sulla trattativa che lo ha portato al Bari
Marino si è anche soffermato sul ruolo di Ciro Polito, direttore sportivo del club, nella trattativa che l’ha reso il nuovo allenatore del Bari e su quanto per lui sia importante trovarsi in una piazza come quella dei Galletti:
Io e Ciro ci conosciamo da tempo e siamo legati da un buon rapporto. Mentre lui parlava stavo già venendo a Bari. Il Bari è una delle tappe più importanti della mia carriera. Sono uno che apprezza fare il suo lavoro in ambienti caldi. Qualche anno fa confessai a Ciro che diventare il tecnico del Bari mi avrebbe fatto piacere, anche in Serie C