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Serie B, Carrarese come il Lecco: c'è la grana stadio, Pisa possibile soluzione part-time

La scelta della società toscana a pochi passi dalla presentazione della domanda di iscrizione in cadetteria. Ipotesi Arena Garibaldi "Romeo Anconetani", con tanti lavori da fare.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Le strutture sportive in Italia continuano a rappresentare un problema non indifferente per le società professionistiche. È il caso della Carrarese, neopromossa in Serie B e già costretta a emigrare per giocare regolarmente nel campionato cadetto. Lo “Stadio dei Marmi” di Carrara, infatti, è considerato non idoneo per la seconda serie e necessita di lavori di adeguamento. Un danno economico importante per il club guidato dal tandem Gemignani-Oppicelli, che avrebbe già voluto aprire la campagna abbonamenti e alimentare l’entusiasmo del popolo carrarese. Come nel caso di Lecco e Feralpisalò, che opzionarono rispettivamente Padova e Piacenza nell’estate 2023, la Carrarese potrebbe giocare a Pisa.

Dove giocherà la Carrarese in Serie B? Stadio dei Marmi non idoneo

A due giorni dal salto di categoria, conquistato battendo il Vicenza di Stefano Vecchi in finale playoff, la Carrarese deve fare i conti con l’inadeguatezza dello “Stadio dei Marmi” per la Serie B. L’impianto sportivo di Carrara, la cui capienza supera appena i 4.000 posti, ha bisogno di essere ammodernato per rispettare i parametri imposti dalla Lega B. Intanto, c’è da presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato cadetto: oltre alla canonica fideiussione e ai consueti aspetti burocratici, va necessariamente indicato uno stadio alternativo in cui poter disputare le gare interne fino al completamento dei lavori presso la struttura apuana.

La prima ipotesi è l’Arena Garibaldi “Romeo Anconetani” di Pisa, casa della compagine locale, che sarà avversaria proprio della Carrarese in Serie B. Questo l’impianto individuato dal tandem Gemignani-Oppicelli, con l’accordo tra amministrazioni comunali, Questure e società che sembrerebbe imminente, secondo quanto riportato da voceapuana.com. Si tratta di un periodo di “esilio” compreso tra i 30 e i 60 giorni, tempo nel quale il “dei Marmi” dovrebbe essere adeguato alla normativa, con i lavori a carico del Comune guidato dalla Sindaca Serena Arrighi.

La Carrarese di Calabro, che ha già rinnovato il suo contratto all’alba dei playoff di C, rischia di giocare senza pubblico le prime 3-4 partite casalinghe, per motivi di ordine pubblico. E per gli stessi motivi, al momento del sorteggio del nuovo calendario, si eviteranno derby sentitissimi come quello contro lo Spezia nelle primissime giornate della regular season.

I criteri minimi per uno stadio in Serie B

Lo “Stadio dei Marmi” di Carrara, come molti impianti sportivi che arrivano dalle categorie inferiori, ha bisogno di lavori importanti per rispettare i criteri minimi imposti dalla Lega B, in tema di infrastrutture. Innanzitutto, dopo le deroghe in tempo di playoff, sarà necessario portare il numero di spettatori ad almeno 5.500. Inoltre, va adeguato l’impianto di illuminazione, la cui luminosità dovrebbe essere incrementata, per motivi legati all’alta definizione e, dunque, alle riprese televisive di Sky e DAZN. Contestualmente, vanno aggiunti box ad hoc per gli stessi broadcaster, ad oggi insufficienti.

Allo stesso tempo, va messa mano anche al sintetico dello “Stadio dei Marmi”, con la Lega B che ha manifestato in più occasioni una netta preferenza per i terreni di gioco in erba naturale, o al massimo in “misto” naturale-sintetico (come accaduto a La Spezia per esempio, ndr). L’amministrazione comunale di Carrara, peraltro, aveva recentemente annunciato lo stanziamento di 600mila euro per il manto erboso, l’adeguamento dei servizi igienici e della zona disabili. In totale, la spesa rischia di superare i 2 milioni di euro, tenendo conto anche di tornelli da installare e sistemi di videosorveglianza da migliorare.

Gemignani: “Dove giocheremo? Speriamo Pisa”

Punta l’Arena Garibaldi di Pisa anche Manrico Gemignani, imprenditore, proprietario e rappresentante della Carrarese: “Speriamo Pisa, anzi, so che la cosa è bene indirizzata grazie alla sindaca, infatti ringrazio fin da ora l’amministrazione di Pisa. Il nostro obiettivo, però, è giocare quanto prima nel nostro stadio, e sempre la sindaca e l’amministrazione si sono dimostrati molto sensibili, quindi auspico che tutti e tutto il consiglio comunale siano compatti nel permettere ai nostri tifosi di seguire la serie B al dei Marmi”.

Serie B, Carrarese come il Lecco: c'è la grana stadio, Pisa possibile soluzione part-time Fonte: Getty

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