Turris, tutto appeso a un filo come in un celebre brano di Luciano Ligabue. Il club campano, militante nel girone C della Lega Pro, avrebbe evitato (forse) la radiazione: secondo indiscrezioni, l’annuncio arrivato dalla società ai tesserati è di aver adempiuto al pagamento degli stipendi per tempo (la scadenza era ieri alla mezzanotte).
A questo punto la palla passa alla Covisoc che dovrà analizzare se le mensilità sono state regolarizzate nei tempi tecnici stabiliti dalla Federazione Giuoco Calcio e, se così fosse, la squadra corallina potrebbe incappare soltanto in una penalità (corposa), ma evitare l’esclusione dal campionato, il che equivarrebbe alla perdita del titolo sportivo e a una eventuale ripartenza dall’Eccellenza.
- Turris, salva o radiata?
- Che succede se la Turris viene esclusa dalla Lega Pro
- Serie C, come cambierebbe la classifica senza la Turris
- La situazione del Taranto
Turris, salva o radiata?
Secondo quanto riportato da TuttoTurris, il club biancorosso potrebbe aver fatto in tempo a saldare il pagamento di almeno due mensilità (settembre e ottobre), scongiurando di conseguenza l’esclusione dal campionato. La Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) porrà la parola definitiva a breve.
Che succede se la Turris viene esclusa dalla Lega Pro
La Turris occupa il penultimo posto della classifica del girone C di Lega Pro con sei punti all’attivo, in una situazione già fortemente compromessa. Nel caso in cui la Covisoc desse il via libera, la squadra campana incapperà in una nuova penalità (tra i sette e i dodici punti?). In caso di radiazione, ci sarebbero inevitabili ricadute sull’intera graduatoria di Lega Pro, con la classifica che cambierebbe radicalmente, visto che i punti conquistati/persi contro la formazione di Andrea Juliano non verrebbero conteggiati.
Serie C, come cambierebbe la classifica senza la Turris
Dall’esclusione della Turris gioverebbe sicuramente l’Avellino che guadagnerebbe due punti sulla capolista Audace Cerignola e si porterebbe a sole tre lunghezze dalla vetta della classifica. Ci sarebbero novità positive anche per il Benevento che agli irpini recupererebbe un punto e ben tre a Cerignola e Monopoli. Balzo indietro, invece, sia per Monopoli sia Trapani che perderebbero sei punti in classifica e scivolerebbe rispettivamente al quarto e dodicesimo vagone. Permanenza in categoria per Giugliano e Cavese.
- 1. Audace Cerignola 48 (-6)
- 2. Avellino 45 (-4)
- 3. Benevento 44 (-3)
- 4. Monopoli 43 (-6)
- 5. Crotone 40 (-3)
- 6. Giugliano 40 (-0)
- 7. Potenza 39 (-4)
- 8. Catania 38 (-1)
- 9. Picerno 34 (-3)
- 10. Sorrento 34 (-4)
- 11. Juventus Next Gen 34 (-1)
- 12. Trapani 33 (-6)
- 13. Foggia 32 (-3)
- 14. Team Altamura 32 (-1)
- 15. Cavese 30 (-0)
- 16. Latina 26 (-3)
- 17. Casertana 24 (-4)
- 18. Messina 22 (-3)
- 19. Taranto -7 (-1)
La situazione del Taranto
Se da una parte regna l’incertezza, il Taranto può proseguire il campionato. Il club, infatti, ha comunicato di aver saldato tutti gli stipendi di settembre e ottobre. Tuttavia resta ancora da pagare il trimestre che va da novembre a gennaio e il termine è appena scaduto. Il Tribunale Federale ha deciso di penalizzare la società pugliese con 12 punti da scontare nella prossima stagione di Serie D, vista l’ormai imminente retrocessione.
Il numero uno Massimo Giove ha quindi evitato la radiazione, che avrebbe comportato di restare fuori per i prossimi cinque anni o ripartire da zero con un nuovo nome e matricola (l’esempio più lampante è quello del Chievo Verona, ripartito dall’Eccellenza con l’ex denominazione di Clivense). Tra debiti e penalizzazioni, l’11 marzo ci sarà l’apertura della fase di liquidazione giudiziale, insomma uno scenario che tiene col fiato sospeso i tantissimi tifosi del Taranto. Tornando alla Turris, la società campana potrebbe quindi incappare nello stesso circuito di penalizzazione dei pugliesi, salvo che le mensilità di settembre-ottobre siano state pagate per tempo.