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Sestriere, la gigante è Brignone: da larva a tigre, messaggio a Tomba. Goggia frena, Shiffrin piange in tv

Dopo sei giorni con l'influenza, Federica ruggisce sulla Kandahar e allunga in Coppa del Mondo. Sofia non spinge - "volevo arrivare al traguardo" - e Mikaela ha un crollo emotivo.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Trentatre volte Federica Brignone. La vittoria del Sestriere, nel recupero del gigante saltato a dicembre sul Mont Tremblant, in Canada, è forse la più dolce per la campionessa di La Salle. Perché arriva dopo una settimana da incubo, vissuta con l’influenza e i fastidi, rinchiusa in una stanza e lontana dalle piste. Una settimana in cui Federica, reduce dal trionfo mondiale di Saalbach, s’è sentita “una larva”. Ma sulla Kandahar è tornata tigre, battendo in volata Alice Robinson e staccando di altri 100 punti Lara Gut-Behrami, fuori nella prima manche, in classifica generale: adesso il margine sulla ticinese è di 170 lunghezze. Gara in conserva per Sofia Goggia, un incubo invece per Mikaela Shiffrin che ha avuto un crollo emotivo.

Gioia Brignone e la “rassicurazione” a Tomba dopo il Sestriere

Così Brignone ai microfoni della Rai dopo l’incredibile exploit: “Non era scontato, è stato un periodo tosto. Avevo fatto di tutto per tornare al 100%, sono stata sei giorni in casa senza far niente ma ci tenevo troppo. È stato complicato, non guarivo mai, dico grazie a chi mi è stato dietro in questo periodo. Sapevo che, dedicando tutte le energie a queste due manche, avrei avuto delle chance. Nella prima ho fatto un po’ di fatica nella parte alta, nella seconda sono partita all’attacco, sapevo che Robinson era un osso duro. Gut fuori? Prima di questa gara ero preoccupata, mi sentivo in dovere di fare una bella gara davanti al pubblico di casa, dopo il Mondiale. Sono a 10 vittorie da Tomba? Vabbè ciao. Alberto non lo prendo, gliel’ho già detto”.

L’ammissione di Goggia: “Stavolta volevo arrivare al traguardo”

Soddisfazione più contenuta per Sofia Goggia, tredicesima sia al termine della prima manche, sia alla conclusione del gigante. Una gara interpretata dalla bergamasca senza la necessità di dover spingere più di tanto e senza prendersi particolari rischi. “L’importante è arrivare al traguardo, dopo le ultime uscite”, la confessione al termine della prima frazione. Poi, dopo la seconda, un sorriso un po’ più pronunciato, con la consapevolezza di avere margini di crescita: “Penso di aver messo in pista un ottimo atteggiamento, poi è vero che ho fatto un po’ di errorini sotto, ma nonostante tutto ero in ritmo. Mi prendo quello che viene oggi e ci proviamo anche domani”.

Le lacrime di Shiffrin: “Dura accettare che questo sia il mio livello”

Lacrime amare, invece, per Mikaela Shiffrin, anonima 25ma a distanza siderale da Brignone. I fantasmi delle ultime cadute si sono ripresentati davanti all’americana, scoppiata in lacrime durante le interviste ad alcune tv straniere. “È un po’ travolgente”, ha detto alla SRF con voce tremante e piena di emozione. “Sciare è stato divertente, ma in realtà sono abituata a stare accanto alle prime. Sento di dover apportare grandi modifiche per ridurre l’enorme distacco dalla vetta. Devo guardare il video, analizzare il tutto. Ma la sfida più grande è riportare lo sci al punto che ho in mente, al momento sembra sia in un altro modo. Difficile accettare che il mio livello sia questo, al momento. Oggi, comunque, ho fatto un passo avanti”.

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