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Silvio Berlusconi svela un retroscena su Ibrahimovic e Kakà

Il proprietario del Monza torna sulle voci che volevano i brianzoli vicini a Ibra in campo e Kakà dietro la scrivania.

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Silvio Berlusconi svela un retroscena su Ibrahimovic e Kakà Fonte: 123RF

Silvio Berlusconi è al settimo cielo per la promozione del Monza in Serie B. Come già anticipato dall’amministratore delegato Adriano Galliani, però, i brianzoli sono già pronti a puntare al prossimo obiettivo, la promozione in Serie A. Per farlo, Berlusconi ha già le idee chiare: “Stiamo pensando a quattro, cinque rinforzi, tutti giovani” ha dichiarato nel corso di un intervento alla trasmissione ‘Qsvs’, su Telelombardia.

L’ex presidente del Milan ha poi svelato un paio di retroscena riguardanti un attuale calciatore dei rossoneri e un ex grande campione, Zlatan Ibrahimovic e Kakà. Berlusconi ha confermato l’interesse per entrambi, negli ultimi mesi, da parte del Monza, lasciando ancora un piccolo spiraglio aperto: “Ibrahimovic era un obiettivo vero, come Kakà, poi abbiamo dovuto rinunciare per difficoltà extracalcistiche. Ma nel calcio non si sa mai”. Ibrahimovic, nello specifico, sarebbe arrivato per dare esperienza all’attacco, mentre Kakà sarebbe stato inserito nel quadro dirigenziale.

Sulla cavalcata vincente del suo Monza, Berlusconi ha poi commentato: “Mi emoziono ancora a vincere nel calcio, se non fosse così non starei più in campo. Ho vissuto con grande gioia la promozione del Monza, è merito dei ragazzi che hanno giocato ed è merito anche del tecnico e dei dirigenti, soprattutto di Adriano Galliani, sempre molto attivo e presente”.

Nonostante le strade di Berlusconi e del Milan si siano separate nel 2017, l’attuale proprietario del Monza prova ancora affetto per il club che ha presieduto per trent’anni e ha risposto volentieri alle domande riguardanti il suo vecchio amore: “Il Milan? Non è facile trovare un successore a un Berlusconi. Credo di aver fatto quello che dovevo fare, sono ancora vicino al Milan e cerco di dare suggerimenti che mi sembrano utili. Spero che con la mia semi-assistenza il club possa vincere ancora”.

Berlusconi ha dedicato un pensiero a Paolo Maldini, storico capitano a cavallo tra i due millenni e ora dirigente dei rossoneri: “E’ difficile per un giocatore trasformarsi in qualcuno che deve prendersi cura degli altri, c’è sempre una sorta di individualismo difficile da superare. Non sempre dei giocatori che hanno lasciato la maglia possono essere l’ideale per stare vicino agli altri giocatori e per sostenerli nei loro sforzo, indicandogli la strada migliore”.

“Io voglio molto bene a Maldini – ha aggiunto Berlusconi -: volevo bene a Maldini padre, voglio bene a Paolo e vorrò bene al figlio, che si preannuncia essere uno dei giovani più interessanti al Milan. Daniel al Monza? Speriamo”.

SPORTAL.IT

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