Due anni dopo il blackout di Tokyo, Simone Biles torna a incantare in pedana. La star della ginnastica, 26 anni, alta appena 142 centimetri, ha dominato gli Us Classic, scatenando il delirio delle migliaia di appassionati della Now Arena di Hoffman States, località dell’Illinois non lontana da Chicago. Tutti, in fondo, non aspettavano altro. Dal giorno dell’annuncio del ritiro dalle gare della Biles, all’inizio dei Giochi giapponesi, non hanno smesso di sperare in un ripensamento. Che è arrivato, anche se – opportunamente – tenuto ben nascosto fino all’immediata vigilia.
- Simone Biles, prestazione straordinaria agli Us Classic
- Due anni fa l'annuncio del ritiro ai Giochi di Tokyo
- La lotta per uscire dalla depressione e l'obiettivo Parigi 2024
Simone Biles, prestazione straordinaria agli Us Classic
Simone Biles non solo ha vinto la gara, qualificandosi alle finali nazionali di fine agosto a San José, in California: ha dominato, chiudendo con un punteggio di 59.100, esattamente a +5 sulla seconda, Leanne Wong (54.100). Non gareggiava in una competizione ufficiale da due anni, ma è come se non si fosse mai fermata. Ha iniziato con un esercizio perfetto alle parallele asimmetriche, ha chiuso con un atterraggio da brividi (per la sua perfezione) al corpo libero, quindi ha completato l’opera con un doppio Yurchenko nel volteggio. Prima. E sorridente, come non la si vedeva da tempo.
Due anni fa l’annuncio del ritiro ai Giochi di Tokyo
La Biles era crollata all’inizio dell’Olimpiade di Tokyo, scegliendo di ritirarsi dalla finale all around a squadre dopo una brutta prova proprio al volteggio. Un blocco, un blackout improvviso, figlio della tensione che le aveva ottenebrato la mente. “Mi ritiro, ho chiuso per sempre”, il suo drammatico annuncio. Due anni in cui è sembrata essere preda dell’angoscia, della paura che paralizza braccia, gambe e cervello.
Con l’ulteriore fardello della denuncia degli abusi subiti, con le compagne di nazionale, dall’allenatore Larry Nassar. Due anni in cui, comunque, non è rimasta ferma. Si è sposata lo scorso maggio con Jonathan Owens, star dei Green Bay Packers, storica squadra della NFL. Ha sostenuto la causa delle malattie mentali. E ha dato la dimostrazione vivente, l’ennesima, che dalla depressione si può uscire più forti che mai.
La lotta per uscire dalla depressione e l’obiettivo Parigi 2024
In carriera Simone Biles ha vinto 32 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, diventando simbolo della ginnastica negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Con lei agli Us Classic c’erano tre compagne dell’infausta esperienza di Tokyo – Jade Carey, Jordan Chiles e Sunisa Lee – oltre a una futura star, la 17enne Joscelyn Roberson. Più ancora della prestazione, hanno colpito la serenità e la spigliatezza tenute in pedana. Ora, dopo gli assoluti di San José, il prossimo obiettivo sono i Mondiali di Anversa, dal 30 settembre all’8 ottobre. E l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi: Parigi 2024. La stella della ginnastica è tornata e le ha già messe nel mirino.