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Mihajlovic cittadino onorario di Bologna: il post della moglie

Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, cittadino onorario di Bologna: il post della moglie Arianna

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Arianna Rapaccioni Mihajlovic posta una foto di suo marito, l’allenatore del Bologna Sinisa, e rompe un silenzio doveroso e denso di rispetto per quanti hanno dimostrato nei gesti, la partecipazione al dramma che ha affrontato. Nella sorte avversa, nella malattia, una leucemia aggressiva, Arianna si è dimostrata un riferimento ineguagliabile per il tecnico serbo.

Il post di Arianna Mihajlovic per Bologna

“Grazie Bologna per tutto quello che hai fatto per noi . Sarai sempre nei nostri cuori”, ha scritto su Instagram accanto a questa immagine potente, poderosa di un uomo severo, duro ma che non si è mai piegato al tumore neanche quando fu reso più fragile dal trapianto.

Il legame con la città è sempre stato speciale, grandioso come la sua gente: gli emiliani hanno condiviso la loro spiritualità nel percorso ospedaliero intrapreso da Mihajlovic, lo hanno sostenuto dalla giusta distanza. Con affetto e umanità. La cittadinanza onoraria, giunta dopo qualche polemica, lo ha onorato e riempito d’orgoglio, nonostante le spaccature che hanno attraversato la vigilia.

Non c’è stata infatti unanimità su questa proposta: 26 i sì e 3 i no (Città comune, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro) in consiglio comunale. Voti contrari legati alle idee politiche e il passato dell’allenatore di Bologna, che da un anno combatte contro la leucemia.

Le parole di Sinisa Mihajlovic: “Motivo di grande orgoglio”

Il tecnico ha ringraziato, al pari di sua moglie, quanti gli hanno dimostrato stima: “Diventare cittadino onorario di Bologna è motivo di grande orgoglio. Questa è la seconda cittadinanza che ricevo dopo quella di Novi Sad, ma per me, che sono serbo, diventare cittadino di una città italiana è un grande onore. Bologna è un’eccellenza di questo Paese, una città universitaria e una delle più belle d’Italia. Spero di dare sempre il buon esempio e di onorare il nome di Bologna in ogni momento”.

Le motivazioni della cittadinanza onoraria

Sinisa Mihajlovic si è distinto come essere umano prima ancora che come sportivo o allenatore. La scelta di vita e di continuità che Sinisa ha mostrato, è stata esemplare sotto ogni aspetto: sul campo e nell’affrontare la difficile sfida della malattia. In tanti hanno trovato in lui un esempio vitale, di rigore e umanità, di rinnovata fiducia e di energia verso la vita quotidiana. Del resto la grinta di una squadra di calcio non è tanto diversa da quella di chi la guida”.

Anche con queste motivazioni il consiglio comunale di Bologna ha approvato poco fa la proposta, del 9 dicembre scorso, di conferire al tecnico del Bologna la cittadinanza onoraria. “Per guidare i suoi giocatori, prima ancora degli schemi tecnici o dell’agonismo sportivo, Mihajolovic – si legge nella delibera- ha scelto la via del quotidiano, del vivere, come lui stesso ha detto, un giorno alla volta, ponendosi microtraguardi, e vincendo giorno dopo giorno la sua personalissima partita”.

“In tanti possano ritrovare forza per affrontare non solamente l’esperienza che Sinisa ha vissuto, ma qualsiasi esperienza di vita. La saggezza dell’assenza di proclami, la saggezza del quotidiano, concreta e materiale. Il legame che si è creato tra Bologna e Mihajlovic va dunque oltre la passione sportiva ed è diventato un valore, un rapporto di sincera umanità, un vincolo di comunità riconosciuto in tutta Italia e all’estero. La recente notizia del prolungamento fino al 2023 del contratto che lega Mihajlovic al Bologna segna ancora di più la forza di questo legame e riconduce alle grandi, rare storie dei sodalizi tra allenatori e club”.

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