Le prove generali sono filate via lisce senza pensieri. Perché Jannik Sinner è entrato già in modalità slam: contro Stefanos Tsitsipas, nel secondo match esibizione in preparaIone agli Australian Open, il numero uno del mondo ha alzato le marce, offrendo una prestazione ancora più convincente rispetto a quella con Alexei Popyrin di 72 ore prima. Vittoria per 6-3 7-6 e messaggio recapitato ai rivali: chi vuole prendersi il trono di Melbourne dovrà fare i conti ancora una volta con l’altoatesino.
- Primo set senza problemi: il servizio funziona
- Tsitsipas meglio nel secondo: Jannik prova a variare
- Tsitsipas regala troppo e Sinner ne approfitta
Primo set senza problemi: il servizio funziona
Che contro Tsitsipas ha dato dimostrazione di essere perfettamente tarato sull’obiettivo da inseguire. Tutto ha funzionato come da previsioni, specie nel primo set: al servizio Sinner non ha offerto possibilità di risposta al greco (nessuna palla break da annullare in tutto il match), costretto invece a difendersi con le unghie e con i denti praticamente in ogni turno di battuta.
Tsitsi ha dovuto annullare subito una palla break nel secondo gioco dell’incontro, poi però nel quarto gioco non è riuscito ad arginare la veemenza dei colpi dell’italiano, cercando di forzare a sua volta ma sbagliando la misura del dritto. Che nel sesto gioco ha collezionato altre due opportunità per scappare sul 5-1, stavolta entrambe annullate dal rivale. Il primo parziale però è filato via senza ulteriori sussulti, con Sinner che ha concesso appena 7 punti nei suoi turni di servizio.
Tsitsipas meglio nel secondo: Jannik prova a variare
Nel secondo set c’è un po’ più di equilibrio: Tsitsipas aggiusta le percentuali con la prima e riesce così a togliere un po’ di pressione dalle sue spalle, riuscendo anche a chiudere abbastanza agevolmente i game in battuta (a eccezione del primo, finito ai vantaggi).
Sinner prova a sperimentare qualche soluzione in risposta, ma non sempre i colpi trovano il bersaglio e qualche sbavatura col rovescio gli impedisce di ottenere nuove opportunità per il break, anche perché l’ellenico comincia a martellare come da tempo non si vedeva e negli ultimi tre game al servizio concede la miseria di un punto. L’epilogo al tiebreak è l’unica soluzione possibile.
Tsitsipas regala troppo e Sinner ne approfitta
La partenza di Sinner è un po’ lenta, con l’abbrivio iniziale che resta in mano all’ellenico, bravo a conquistare subito un mini break con un bel dritto sul primo punto sul servizio dell’italiano. Che può approfittare però di un errore sempre col dritto di Tsitsi, che spedisce in rete una comoda palla per il 3-1.
Un altro mini break arriva con un bello schiaffo al volo (4-2), poi però due errori consecutivi del greco (pesante un doppio fallo che vale il 4-4) rimettono in carreggiata Sinner, che al servizio non concede più opportunità al rivale (prima esterna e ace) e che sfrutta un altro sanguinoso doppio fallo sul primo match point a disposizione, senza dover neppure rispondere.
Il warm up insomma si chiude senza problemi: Sinner è pronto per la sua seconda campagna australiana.