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Sinner, dall’antidoping italiano la miglior replica a Federica Pellegrini: “Rispettate tutte le procedure”

Dopo le insinuazioni di trattamenti di favore nei confronti di Sinner da parte di Federica Pellegrini sono arrivate le parole della direttrice di Nado Italia che spengono ancora una volta le polemiche

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo un periodo relativamente tranquillo per Jannik Sinner, ci ha pensato Federica Pellegrini a sollevare nuove polemiche sul caso clostebol che ha visto come protagonista il n°1 al mondo, insinuando che l’altoatesino abbia ricevuto un trattamento di favore dall’ITIA. In sostegno di Sinner è però intervenuta Alessia Di Gianfrancesco, direttrice generale di Nado Italia, l’Agenzia Antidoping in Italia, che ha ribadito il rispetto di tutte le procedure nel caso di Jannik.

L’insinuazione di Pellegrini

Nel corso di un’intervista rilasciata da Federica Pellegrini giorni fa a La Repubblica, Federica Pellegrini è tornata a parare del caso doping che ha colpito Jannik Sinner, insistendo sul fatto che gli atleti siano responsabili dei membri del proprio team e insinuando dunque che il n°1 ATP, entrato in contatto con la sostanza clostebol tramite il suo fisioterapista, e insinuando dunque che l’altoatesino abbia ricevuto un trattamento di favore da parte dell’ITIA, che in prima battuta lo aveva scagionato.

Questo un estratto delle parole di Pellegrini a La Repubblica: “Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team, diventa una responsabilità dell’atleta se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Perché il caso Sinner deve essere diverso? Di fatto è stato trattato come un caso differente dal 99% degli altri atleti che hanno affrontato e pagato una negligenza per doping”.

La replica indiretta di Nado Italia

A distanza di pochi giorni sono arrivate le parole di Alessia Di Gianfrancesco che suonano come una replica indiretta alle insinuazioni di Pellegrini. La direttrice generale di Nado Italia – l’Agenzia Antidoping in Italia – in occasione della presentazione del protocollo d’intesa tra Federcalcio e Federfarma ha spiegato il motivo per cui Nado Italia non ha presentato ricorso, evidenziando come siano state rispettate tutte le procedure e che non ci fossero elementi per prolungare ulteriormente la questione:

L’istituzione preposta ha fatto tutte le valutazioni sulla base di documenti che aveva. Hanno rispettate le procedure. Nado Italia non ha presentato ricorso perché riteneva che non ci fossero elementi tali, mentre la WADA sì. La WADA ha già comunque preso in esame questo genere di casi, quelli di doping inconsapevole e di contaminazioni. Nel 2027 ci sarà il nuovo codice mondiale antidoping che aggiornerà gli standard internazionali e Nado Italia è parte attiva di questo processo”.

La frecciatina di Pellegrini buca il silenzio di Kyrgios

Le insinuazioni di Pellegrini riguardo i trattamenti di favore nei confronti di Sinner seguono quelle lanciate nei mesi scorsi di alcuni colleghi del n°1 al mondo, su tutti Nick Kyrgios, che nell’ultimo periodo sembra però aver mollato il colpo, probabilmente per concentrarsi sulla causa della PTPA. D’altronde ormai erano anche arrivate conferme da più parti riguardo l’innocenza di Sinner, tanto che anche la WADA aveva definito il suo caso sia “a milioni di miglia di distanza dal doping”, affermazione che fece anche un po’ discutere vista la decisione di andare a ricorso proprio della WADA.

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