Angelo Binaghi vuole provare a cavalcare più che può l’onda generata dai successi di Jannik Sinner. Il presidente della FITP sta vivendo e promuovendo un momento magico per il tennis e non solo per i risultati del numero 1 al mondo. E ora è il momento di fare la voce grossa.
- L’attacco di Binaghi alle pay-tv
- Sinner-Zverev in chiaro: la decisione di Discovery+
- Internazionali di Roma, il 1000 meno popolare
L’attacco di Binaghi alle pay-tv
Angelo Binaghi si lancia all’attacco, il presidente è intervenuto alla trasmissione di Radio Rai 1 “La politica nel pallone”, tornando sul tema delle partite di Sinner in televisione e non ha usato mezze misure: “L’obiettivo è quello di rendere il tennis sempre più popolare. Dobbiamo combattere a tutti i livelli per non farci più imbrogliare come è successo nell’ultimo anno. Il tennis deve essere in chiaro per tutti, di qualsiasi età e di qualsiasi ceto sociale”.
L’attacco alle pay tv dopo la vittoria di Sinner agli Australian Open continua: “E’ terribile pensare che i nostri ragazzi per veder vincere Sinner e l’abbraccio a Zverev debbano avere i soldi per pagare l’abbonamento a una pay-tv. Il tennis italiano è morto con le pay-tv 30 anni fa, non permetteremo che succeda di nuovo”.
Sinner-Zverev in chiaro: la decisione di Discovery+
La mossa di trasmettere la finale degli Australian Open tra Sinner e Zverev in chiaro è stata presa dai vertici di Discovery+, detentrice dei diritti in Italia, che dopo aver sentito i partner che distribuiscono l’evento ha deciso di trasmetterlo in chiaro sul Nove. E i numeri sembrano averle dato ragione visto che l’evento ha ottenuto il 22,28% di share sul Nove (con 2,3 milioni di telespettatori) e 1,1 milioni su Eurosport con uno share dell’11% (48,5% sulle pay). In attesa che venga approvata la revisione della lista degli eventi di rilevanza nazionale, la scelta dell’emittente ha almeno evitato le polemiche del 2024.
Internazionali di Roma, il 1000 meno popolare
La richiesta di un tennis popolare e aperto a tutti di Binaghi è senza dubbio condivisibile ma stride e di molto con quanto la Federazione sta facendo per gli Internazionali di Roma. Il torneo italiano, uno dei Masters 1000 inseriti nel calendario dell’ATP, sta registrando grazie a Sinner e alla crescita complessiva del movimento italiano (11 giocatori nei primi 100) numeri da record anno dopo anno. Ma da record sono anche i prezzi dei biglietti per assistere ai match che si giocano al Foro Italico.
Tra i Masters 1000 inseriti in calendario, gli Internazionali sono quelli che hanno i prezzi più alti: i biglietti per la finale maschile di Roma partono da circa 298 euro, battendo Indian Wells (210), Miami (179), Madrid (176) e superando di gran lunga quelli di Montecarlo (95) e Parigi-Bercy (51). Prezzi altissimi per strutture che a detta dello stesso presidente avrebbero bisogno di essere notevolmente migliorate.