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Australian Open, Sinner “night and day”: la Nike prende posizione sul caso doping, prima di Jannik solo Federer

L’azzurro si prepara a scendere in campo contro lo statunitense Marcos Giron nel terzo turno dello slam australiano e la mossa del colosso dell’abbigliamento sportivo non passa inosservata

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La Nike punta sempre di più su Jannik Sinner e sembra non aver nessun timore quando si parla del caso doping e delle possibili conseguenze sia per l’atleta che anche per l’azienda stessa. A Melbourne Jannik è stato visto in versione “night and day”: due kit diversi a seconda dell’orario di gioco, senza dimenticare le scarpe personalizzate.

Sinner: la presa di posizione della Nike

Nel corso degli ultimi mesi a tenere banco è stato il caso doping che ha riguardato Jannik Sinner e si è discusso molto anche della posizione dei tanti sponsor che seguono e supportano il numero uno al mondo. Tra questi c’è anche il colosso americano Nike che ha sempre mostrato grande vicinanza al tennista italiano. E la scelta fatta per gli Australian Open sembra una presa di posizione anche nella vicenda doping.

Per l’azzurro infatti sono stati predisposti due kit diversi “night and day”: uno bianco con delle strisce gialle sui fianchi per le partite giocate al mattino, l’altro completamente giallo per i match inseriti nel programma serale. E sebbene il secondo kit non sia piaciuto ai tanti tifosi dell’altoatesino, la decisione della Nike sottolinea il supporto incondizionato a Sinner. L’ultima volta infatti che la multinazionale americana adottò una scelte del genere fu per Roger Federer nel 2014.

La sfida contro Marcos Giron

Sinner ora però deve mettere da parte qualsiasi discorso legato al futuro e alle udienze del Tas di Losanna e concentrarsi esclusivamente sul campo per provare a difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Dopo aver sofferto in maniera inaspettata contro l’australiano Schoolkate, per Jannik arriva la sfida contro lo statunitense Marcos Giron. Tra i due c’è solo un precedente che risale al torneo di Shanghai del 2023 con l’azzurro che riuscì a vincere in due set ma l’americano rappresenta comunque un avversario da affrontare con le molle e senza i tentennamenti dimostrati nel secondo turno.

La caccia al nuovo allenatore

Dopo la partita con Schoolkate, Sinner si è “lasciato scappare” la notizia della separazione alla fine della stagione con Darren Cahill. Una notizia che ha portato un po’ di apprensione tra i tifosi visto che il coach australiano è stato tra le cause della sua grande ascesa nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Nelle ultime 24 ore è già cominciata la caccia al nome del nuovo allenatore con i nomi di Ljubicic, Lendl e McEnroe che sono quelli maggiormente discussi. Ma per il momento la certezza resta Simone Vagnozzi e sul caso a chiudere la questione ci pensa Bertolucci: “Leggo di tifosi alla disperata ricerca di un coach per Sinner. State sereni, il problema lo risolverà Jannik al momento opportuno”.

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