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Sinner, l’avvertimento di Roddick: “Attenzione all’ostilità francese”. Fritz rivela la grande paura: “Può essere catastrofico”

Alla vigilia del Roland Garros, il caso doping che ha riguardato Jannik Sinner resta ancora al centro dell’attenzione: l’accoglienza di Parigi e il tema contaminazione fanno discutere

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il caso doping di Jannik Sinner continua ad aleggiare ancora nel circuito ATP e resta un tema caldo anche alla vigilia del Roland Garros. Servirà del tempo prima che si metta il temo definitivamente in un cassetto con il tennista italiano che dovrà essere ancora bravo a mettere a tacere le voci di sottofondo e concentrarsi unicamente sul campo.

L’avvertimento di Roddick

Alla vigilia del primo match al Roland Garros, arriva l’avvertimento di Andy Roddick a Jannik Sinner visto che al primo turno il giocatore italiano si trova di fronte un tennista francese come Rinderknech. Nel corso del suo podcast, l’ultimo numero 1 al mondo americano rivela: “Per quanto sia stata bella l’accoglienza di Sinner a Roma, con i tifosi che gli hanno regalato costantemente delle standing ovation, a Parigi la situazione potrebbe essere diversa. Nei primi due turni potrebbe giocare contro due giocatori francesi, sicuramente Rinderknech e poi Gasquet e nel corso del percorso potrebbe trovare anche Fils. Credo che dal pubblico francese non arriveranno solo applausi. Per quanto lui sia stato bravissimo a gestire questa situazione, che non sembra disturbarlo, ci saranno delle situazioni che dovrà tenere in considerazione”.

L’accoglienza di Parigi

Il pubblico francese è uno dei più caldi del circuito, a volte anche un po’ al limite con la sportività come lo stesso Sinner ha imparato nella scorsa edizione. Ma nei primi giorni a Parigi, l’accoglienza per il numero 1 al mondo è stata molto calorosa sia da parte dei fan transalpini che da parte di alcuni giocatori. Ancora una volta Jannik è sceso in campo contro il norvegese Casper Ruud che ha avuto parole al miele nei suoi confronti sul caso doping, ed è stato accolto anche dall’abbraccio di uno dei veterani come Gael Monfils.

La paura di Fritz

Ieri era stata Jasmine Paolini a rivelare come il caso Sinner (ma anche altri) abbiano portato un po’ di paura all’interno del circuito sul tema doping. Ora anche lo statunitense Taylor Fritz rivela lo stesso timore. Il giocatore, battuto da Sinner in finale agli US Open, non ha voluto commentare sul caso dell’azzurro ma ha parlato del tema doping in generale: “A prescindere da quello che è successo a Jannik, il tema doping e contaminazioni è sempre stato molto spaventoso. Anche sei fai uso solo di prodotti sicuri, ogni volt che fai un test c’è un po’ di timore. Ci sono tante cose che possono succedere che possono scatenare una contaminazione. Quindi anche quando sei sicuro al 100%, c’è sempre una percentuale che possa succedere qualcosa di catastrofico. E’ una situazione che crea molto stress”.

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