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Sinner, caso Clostebol: Pietrangeli se la prende per i punti tolti, ma Kyrgios e Shapovalov attaccano Jannik

Dopo l'assoluzione per la positività al Clostebol, si sono scatenate le reazioni su Sinner, con alcuni colleghi come Kyrgios che hanno attacco la decisione, facendo anche pensare alla malafede, e Pietrangeli che lo ha invece difeso

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Non si sono fatte attendere le reazioni dopo l’assoluzione di Jannik Sinner, che comunque perde punti e montepremi guadagnati a Indian Wells, per essere stato trovato positivo al doping, con l’ex tennista italiano Nicola Pietrangeli che ha difeso l’altoatesino, dicendo di non comprendere come possa essere inflitta una pena a chi è considerato innocente. C’è però anche chi si è scagliato contro l’assoluzione del n°1 del mondo, come alcuni suoi colleghi, tra i quali Nick Kyrgios, che sui propri canali social non ci è andato leggero.

Pietrangeli: “Sinner innocente ma punito, non capisco”

Dopo che lo scorso aprile gli erano state tracce di Clostebol nel sangue, Jannik Sinner oggi può finalmente tirare un sospiro di sollievo vista la sentenza dell’ITIA che lo ha dichiarato innocente. La notizia ha però scatenato molte reazioni, tra cui quella di Nicola Pietrangeli, che all’Adnkronos ha dichiarato di non capire perché gli siano stati tolti punti e montepremi: “Quello che non comprendo è come mai gli abbiano tolto i punti e i soldi conquistati a Indian Wells se è innocente? Io sono convinto che Jannik lo sia e fossi stato in lui avrei fatto ricorso per farmi riottenere i punti e i soldi che ha guadagnato in California. Questo Tribunale indipendente mi convince poco, è una decisione che lascia dubbi. Penso che Jannik abbia deciso di non fare ricorso sotto consiglio dei suoi legali, ma fosse accaduto a me non avrei accettato una decisione a metà. Se sono innocente voglio i punti e i soldi che mi spettano”.

Kyrgios attacca: “Squalificatelo per due anni”

La sentenza ha scatenato però anche reazioni in senso opposto. Come quella di Nick Kyrgios – da sempre personaggio sopra le righe – che sul proprio profilo X ha attaccato duramente l’assoluzione di Sinner, lasciando intendere di non credere più di tanto alla storia della crema per i massaggi: “Ridicolo – che sia avvenuto in maniera accidentale o pianificata. Sei risultato positivo in due test a una sostanza (steroide) proibita… dovresti essere squalificato per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bello”.

Anche Shapo e Pouille se la prendono con l’assoluzione di Sinner

Kyrgios non è l’unico tennista ad aver attaccato la decisione di non sospendere Sinner. Tra questi c’è Denis Shapovalov, secondo cui ad altri giocatori meno importanti per il circuito, popolari e amati di Jannik, non sarebbe stato riservato lo stesso trattamento: “Regole diverse per giocatori diversi. Non riesco a immaginare cosa stiano provando adesso tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate”.

Piccata anche la reazione del tennista francese Lucas Pouille: “Forse dovrebbero smetterla di prenderci per idioti, giusto? E che dire dei giocatori che sono stati squalificati solo per 3 mancate presenze e non sono mai stati testati positivi?”. Liam Brody ha invece deciso di non prendersela con Sinner, ma di puntare il dito sul fatto che per altri tennisti i tempi di attesa per questi processi siano decisamente più lunghi di quelli riservati a Jannik: “A priori che Sinner facesse uso di doping o meno, non è giusto. Molti giocatori hanno attraversato la stessa cosa, ma aspettando mesi o anni perché la loro innocenza venisse dichiarata. Non una bella figura”.

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