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Sinner in crisi contro Paul: Vagnozzi l'ha scosso così. La tenacia di papà Hanspeter e l'ironia di Bertolucci

Le parole del coach che hanno rianimato Jannik dopo il primo set da incubo. La passeggiata di mamma Siglinde e la resilienza del marito, mentre in tv spazio alle battute.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Un incubo durato un set. Ventotto lunghissimi minuti in cui Jannik Sinner sembrava…Casper Ruud. La semifinale contro Tommy Paul come il quarto di finale contro il norvegese, solo che stavolta era il rosso di San Candido a incarnare il ruolo del tennista preso a pallate e in evidente difficoltà. Testimoniata dal punteggio: 6-1 in favore dell’americano, con Sinner e i 10mila del Centrale increduli e sbigottiti. L’atteggiamento perplesso, la corsa incerta, gli errori a ripetizione, persino un confronto dai toni insolitamente accesi con coach Vagnozzi. Poi, dal secondo set, la musica è cambiata. Ma cosa ha detto l’allenatore a Jannik per scuoterlo? Che consiglio gli ha dato per rovesciare la situazione?

Sinner, le parole di Vagnozzi e la svolta contro Paul

Qualche minuto prima Sinner gli aveva urlato dal campo: “Fa talmente freddo che la palla non salta“. Da Vagnozzi una risposta rassicurante: “Però qualche volta gioca da quella parte”. A fine set, prima dell’inizio del secondo parziale, il nuovo confronto. Col suggerimento dell’allenatore rivelatosi provvidenziale. “Stai basso e fidati delle gambe”. E Jannik, dopo un “sì” che non sembrava neppure troppo convinto, ha iniziato a spingere, a giocare con maggiore aggressività. A mettere da parte ansie e paure, legate magari a qualche problema fisico alle gambe. I risultati? Eloquenti. Secondo set vinto 6-0, terzo vinto 6-3. E biglietto per la finale con Alcaraz in tasca.

La passeggiata di mamma Siglinde e la resilienza del papà

Chi invece ha lasciato il suo posto in tribuna al Foro Italico dopo il primo set è stata mamma Siglinde. Troppo forte la tensione nel vedere il figlio in difficoltà, la madre del campione ha preferito cambiare aria concedendosi una passeggiata sul Lungotevere, dove è stata intercettata da alcuni cronisti. Mamma Sinner ha spiegato di non riuscire a vedere per intero le partite del figlio, ha poi salutato con sollievo la riscossa e il trionfo di Jannik nei parziali successivi. Chi non si è mosso di un millimetro dalla sua postazione è papà Hanspeter, che ha assistito al match dal primo all’ultimo scambio. Una tenacia, una resilienza alla fine ripagate dalla bella vittoria in rimonta.

Internazionali, la battuta di Bertolucci durante Sinner-Paul

Grande sofferenza anche nella postazione tv, dalla Rai a Sky. Con Paolo Bertolucci, commentatore tecnico per la pay-tv satellitare, passato dallo scoramento all’esaltazione, proprio come gli spettatori. “Mai ricordo un set giocato così male da Sinner”, le sue parole dopo la prima, disarmante frazione di gioco. “Mi auguro che riesca a scuotersi, non mi è piaciuto lo scambio con Vagnozzi. Significa che è un po’ nervoso, sente il terreno che gli manca sotto i piedi. Spero in una reazione”. E la reazione è arrivata grazie a…una sostituzione: “Jannik ha cacciato fuori il fratello, anzi il cugino“, la battuta di Bertolucci durante la rimonta.

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