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Sinner, l'amara rivelazione dopo Shanghai: "Ho perso un po' il mio sorriso". La corsa di Vagnozzi e l'abbraccio del team

Nella conferenza stampa post match Jannik Sinner, protagonista anche di un siparietto con il coach Vagnozzi e il team, commenta il successo al Masters 1000 di Shanghai ma rivela anche le difficoltà che sta vivendo, soprattutto a livello mentale

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Jannik Sinner va verso la conclusione di una stagione indimenticabile sotto ogni punto di vista, buono o cattivo che sia. In Cina ha salvaguardato definitivamente la posizione di numero 1 nel tennis mondiale spingendosi sino alla finale del Masters 1000 di Shanghai, con tanto di vittoria nell’ultimo match contro Novak Djokovic. L’altoatesino si è portato a casa in questo 2024 sette titoli, tra cui due Slam, ed è arrivato a quota 17 tornei vinti in carriera. Ma ogni gioia e soddisfazione è temperata da un’ombra, o meglio una spada di Damocle che pende sulla sua testa: parliamo della vicenda kafkiana del caso (presunto) doping, che non gli permette di essere totalmente sereno.

Sinner e la pressione del caso del presunto doping: “Ho vissuto un anno duro”

Il ricorso della WADA dopo l’assoluzione dell’ITIA costringe Sinner a vivere una estenuante situazione di incertezza, sebbene la stessa Agenzia Antidoping mondiale abbia chiarito che l’eventuale sanzione che dovrà poi essere decisa dal TAS, e che potrebbe essere una squalifica sino a due anni, non è retroattiva. Ma è indubbio il fatto che il ragazzo stia giocando con una certa pressione con cui fare i conti.

Ecco quindi che il trionfo per 7-6 6-3 in un’ora e 37’ di gioco a Shanghai assume un retrogusto dolceamaro. Lo stesso Sinner lo ha spiegato nella conferenza stampa post finale: “Questo è stato un anno davvero duro per me a causa di alcune circostanze e a volte ho perso un po’ il sorriso perché ho avuto alcuni problemi fuori dal campo, che ogni tanto affiorano nella mia mente. Non è mai facile giocare in questo tipo di situazione che sto vivendo, ma ho comunque cercato di divertirmi il più possibile in campo. […] Cerco perciò solo di rimanere molto calmo […] e di dare il massimo con la massima energia che posso avere. […] E provo a controllare ciò che posso controllare, di sicuro la mente e anche l’aspetto il fisico”.

Successivamente il tennista che svetta nella classifica ATP ha ulteriormente sviluppato l’argomento delle pressione extra campo: “Le persone pensano che vincendo o avendo successo non hai problemi, ma non è così. La situazione in cui mi trovo, ovviamente, non è facile. Vorrei non essere in questa posizione in cui sono adesso, e giocare più liberamente in campo, e cercare persino di godermela un po’ di più. Però devo accettarlo”.

“Il successo non mi cambierà come persona”

Sinner ha quindi spiegato di sentirsi forte quando scende in campo e non pensare al resto, cercando di restare “concentrato su tutto ciò che faccio e dare il 100% in ogni singola partita o allenamento”. Però “ci sono dei momenti in cui le mente va lì”, alle questioni legate caso del (presunto) doping, “e non è facile”. Perciò “vivi il successo in un modo diverso. Ma quello che ho imparato è che il successo non mi cambierà mai come persona, o come giocatore anche perché nel prossimo torneo posso arrivare di nuovo sino in fondo o perdere il primo round, ma in ogni caso non mi cambierà come persona, come essere umano”.

Il tennista si è quindi detto felice delle persone che gli stanno vicino e lo supportano, “e mi conoscono davvero bene e sanno come sono. So chi sono le persone di cui posso fidarmi, e questa per me è la cosa più importante”. Come Simone Vagnozzi, uno dei suoi coach che assieme al resto dello staff è andato a sorpresa ad abbracciare il proprio campione dopo il trionfo di Shanghai.

Sinner sui suoi miglioramenti e i festeggiamenti per il titolo di Shanghai

Restando invece sul lato sportivo, Sinner ha rivelato di aver cambiato diversi aspetti nella sua preparazione: “Sento che fisicamente sono pronto a giocare per un lasso di tempo più lungo al livello più alto possibile. Anche mentalmente sono pronto ad accettare ogni situazione difficile in campo, e penso che sia il progresso più grande che abbia fatto. Provo a rimanere il più calmo possibile, e anche a continuare a lavorare sodo. Non importa se hai vissuto una buona o cattiva settimana: cerco di migliorare ogni giorno, ogni volta che ne ho la possibilità, provando cose nuove”.

Una nuova maturità insomma per il tennista altoatesino, che si riflette anche nei risultati in campo. “Sul futuro poi non puoi sapere cosa succederà. Posso solo continuare ad allenarmi duramente, assieme al mio team”, e qui Sinner ha citato i nuovi innesti a livello di tecnici, ovvero Vagnozzi e Darren Cahill. E riguardo i festeggiamenti per il titolo ha assicurato: “Lo celebreremo, ma nulla di esagerato”.

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