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Sinner, Nadal spende parole splendide per Jannik: “Quello che ha fatto è stato stupendo”. Poi il retroscena sul ritiro

Il campione spagnolo che ha dato l’addio al tennis alla fine del 2024 si è confessato in una lunga intervista con Andy Roddick e non sono mancate delle belle parole nei confronti di Sinner

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Campione in campo e fuori. Rafael Nadal ha messo da parte la racchetta e si concentra ora su altre attività ma per il mondo del tennis rimane una delle icone più importanti di sempre. Il campione spagnolo ha concesso una lunga intervista ad Andy Roddick per il podcast “Served With” con lo stesso statunitense che non ha nascosto la sua ammirazione.

Il retroscena sul ritiro

Si comincia proprio dalla fine, dalla decisione di Rafael Nadal di dire addio al tennis e sul momento preciso in cui è successo: “L’ultimo anno è stato molto difficile dal punto di vista mentale. Ci sono stati dei momenti dolorosi nel fare i conti con quello che stava avvenendo. Credo che l’inizio della fine sia stato dopo l’infortunio a Wimbledon nel 2022, in quel momento stavo ancora vincendo poi le cose hanno preso una piega diverso. Ho deciso di andare avanti ma anche dopo l’infortunio e l’operazione nel 2023 sono venuti fuori altri problemi. Ho sempre pensato che avrei potuto recuperare ma non ero più in grado di competere come volevo. E dopo le Olimpiadi ho capito che era arrivato il momento di smettere”.

Il momento a Parigi 2024

Nadal è stato uno dei protagonisti della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 con gli organizzatori che lo hanno inserito nello spettacolo inaugurale insieme ad atleti che hanno fatto la storia dello sport francese: “Fino a cinque minuti prima non sapevo quello che sarebbe successo, poi quando mi hanno detto che avrei portato la torcia dopo Zidane, mi sono emozionato. Ho dovuto trattenermi per non scoppiare a piangere”.

Il lascito alle generazioni future

Campione in campo e fuori, si diceva. Perché di Rafa Nadal non si ricordano solo le sue vittorie ma il suo modo di comportarsi, un messaggio che ora è passato alle nuove generazioni: “Penso che la mia rivalità con Federer e Djokovic abbia dimostrato che si possono avere delle grandi battaglie mantenendo un buon rapporto personale. Credo sia stato un esempio positivo anche per i giovani, per far capire loro che non c’è bisogno di odiare l’avversario”.

Le parole su Sinner

Nel corso degli ultimi mesi quella di Rafa Nadal è stata una delle poche “voci della ragione” sul tema doping che ha riguardato Jannik Sinner. Lo spagnolo si è schierato dalla parte dell’azzurro così come ha fatto lo zio Toni e anche nel corso dell’intervista con Roddick non sono mancate delle belle parole al suo indirizzo: “E’ un bravissimo ragazzo. Non è uno di quelli a cui piace vantarsi ma che si concentra su quello che sta facendo. Ovviamente lui ha affrontato un periodo molto difficile lo scorso anno, ed è stato stupendo il modo in cui è riuscito a concentrarsi solo sul tennis. Penso che ci sia una grande generazione di tennisti che aiuteranno questo sport a continuare a crescere”.

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