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Sinner o Alcaraz? Musetti tradisce Jannik e stronca Zverev: "Su altre superfici ha perso lo stesso con me"

Secondo il carrarino in questo momento lo spagnolo è il più forte di tutti sulla terra rossa: poi la dura replica al tedesco per le parole dopo il ko nei quarti.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La sconfitta contro Carlos Alcaraz gli ha impedito di approdare per la prima volta in finale agli Internazionali di Roma e di sfidare l’amico Sinner in un match tutto tinteggiato di tricolore. Lorenzo Musetti, però, non serba rancore nei confronti dello spagnolo. Carlitos s’è dimostrato più pronto, lucido e reattivo nell’adattarsi alle condizioni difficili, atipiche del match giocato nel pomeriggio capitolino, ostacolato dal vento e dalle ombre. Ha preso le misure, il murciano, mentre Lorenzo ha iniziato a innervosirsi, a incaponirsi e a sommare errori. In ogni caso, il suo bilancio del torneo rimane ampiamente positivo.

L’ottimo cammino di Musetti agli Internazionali

Il carrarino per tutta la durata degli Internazionali ha giocato al livello dei grandi, anzi dei grandissimi, pienamente a suo agio nella dimensione da top 10 mondiale in cui è entrato grazie a un avvio di 2025 da incorniciare. È mancata la ciliegina sulla torta, ma il futuro di Lorenzo è roseo. Il prossimo banco di prova? Parigi. Ma intanto anche Musetti seguirà con attenzione la finale del Foro Italico, che vedrà di fronte proprio Alcaraz e Sinner, i due dominatori del tennis del futuro. Chi la spunterà? Il tennista toscano non è tipo da risposte diplomatiche. Il suo è un pronostico obiettivo.

Finale Sinner-Alcaraz, il pronostico di Musetti

Credo che Carlos sia un altro fenomeno che viene criticato tanto, anche abbastanza inutilmente”, le sue parole in conferenza al termine del match con Alcaraz. “In realtà c’è poco da criticare, basta vedere i suoi numeri. Lui ha pochi punti deboli, forse non ha un servizio devastante, però è sempre molto aggressivo e ha dei momenti dove fa un game ingiocabile. Poi magari abbassa un po’ l’intensità, ma si parla di dettagli. Ho grande stima di Carlos, al momento sulla terra rossa lo vedo favorito su tutti. Anche su Sinner? Domanda scontata. Per me, soprattutto al Roland Garros, sui cinque set è favorito lo spagnolo“.

La secca replica del carrarino ai lamenti di Zverev

Quindi una replica doverosa a Zverev, che dopo la sconfitta nei quarti aveva “rosicato di brutto”, per usare una tipica espressione romana, aggrappandosi alle palline e persino all’atteggiamento tattico “attendista” del carrarino. “Davvero Zverev ha detto che aspettavo soltanto? Ognuno può pensare e può dire quello che vuole. Se ha visto il match in questa maniera va bene. Però abbiamo giocato anche su altre superfici e l’esito è stato lo stesso, ha perso contro di me”. Quindi un suggerimento malizioso all’irascibile Sascha: “Se ha visto che aspetto soltanto l’avversario può farlo anche lui“.

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