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Musetti cede ad Alcaraz: racchetta distrutta, palla verso il pubblico e penalty point. E Carlos avverte Sinner

Il vento, le ombre, il nervosismo: il carrarino s'arrende in due set allo spagnolo nella semifinale di Roma, niente finale tutta italiana. Carlitos vuol completare l'opera.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il sogno di una finale tutta italiana agli Internazionali di Roma s’è spento dopo due ore e tre minuti, il tempo che ha impiegato Carlos Alcaraz per piegare la resistenza di Lorenzo Musetti e infrangere i sogni dei 10mila del Centrale del Foro Italico. Lucido e ordinato lo spagnolo, nervoso e arruffone il carrarino, disturbato dal vento, dalle ombre e dai brusii degli spettatori. L’emblema della giornata storta di Lollo? Il penalty point rimediato per aver scagliato una palla verso il pubblico. Ma c’è anche una racchetta distrutta dal carrarino nella storia di una partita apparsa “stregata” sin dal primo gioco.

Internazionali, la semifinale tra Musetti e Alcaraz

Pronti via e Alcaraz piazza subito il break. Le condizioni difficili – forte vento, alternanza di luci e ombre – condizionano entrambi i protagonisti del match, ma lo spagnolo è quello che riesce ad adattarsi meglio. Musetti, invece, perde ben presto la bussola, non riesce a piazzare l’immediato controbreak e nel finale del set, dopo un errore piuttosto grossolano, scaglia con violenza la racchetta contro la terra rossa del Centrale: warning. Carlitos, dall’altro lato del campo, non si scompone e porta a casa il set: 6-3. La semifinale, già difficile di per sé, si trasforma per Lorenzo in una montagna altissima da scalare.

Il nervosismo tradisce Musetti: scaramucce col pubblico

Nel secondo parziale Musetti alza il livello del suo gioco, si porta sul 3-1, ma senza riuscire a dare la spallata decisiva. L’azzurro prima reagisce bruscamente, con un’occhiataccia eloquente, al commento di uno spettatore prima di una battuta sul 40-0: “Finiscilo Lollo”. Poi incassa un penalty point per aver spedito con forza la pallina in orbita verso il pubblico. Degli impacci emotivi del carrarino approfitta Alcaraz, che si riporta in parità, non sfrutta un matchpoint, poi però chiude i conti al tie-break: 7-4- Sarà lui a sfidare il vincitore del match tra Jannik Sinner e Tommy Paul, piatto forte della serata romana.

Carlitos vola in finale, pronta la sfida a Jannik Sinner

“Final”, con un’infinità di punti esclamativi: è questo il messaggio, affidato alla telecamera, inviato da Carlos Alcaraz a Jannik Sinner (o a Tommy Paul). Lo spagnolo è fermamente intenzionato a conquistare il suo primo successo a Roma, anche se con tutta probabilità dovrà misurarsi col numero 1. Intanto per il murciano pioggia di autografi e larghi sorrisi dopo la convincente vittoria su Musetti. “Le condizioni erano difficili, ma con l’intelligenza e resistendo si vince”, le sue parole. “Musetti è un avversario molto temibile, soprattutto sulla terra. Era molto importante non perdere il controllo del campo e del punto. Ora sarà importante recuperare per la finale, qualunque sia l’avversario”.

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